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Su ilBiancoNero.com tutte le dichiarazioni emerse dalla conferenza stampa che segue l'assemblea degli azionisti che si è tenuta questa mattina all'Allianz Stadium (LEGGI QUI gli interventi di Agnelli e Paratici).

Parte il presidente Agnelli: "Ci terrei a fare due precisazioni. In questi due anni abbiamo assistito a diverse irregolarità sulla vendita dei biglietti. C'è anche un'indagine che ha appurato che le accuse a nostro carico risultano inesistenti. Abbiamo assistito alla scena, nei limiti se non oltre il conflitto di interessi, di due fratelli, i Di Lello, entrambi avvocati, che hanno uno studio legale a proprio nome. Uno di loro ha firmato la relazione d'indagine della Procura Federale sulla Juventus e l'altro, allora deputato, che fa il relatore del pool meritorio della Commissione Antimafia."

"Ci sono delle intercettazioni che accertano la nostra estraneità. Oggi si tenta nuovamente di fare spettacolo dichiarando che la società ha aiutato a far entrare striscioni canaglia dentro lo stadio.Io ho un verbale in cui l'autore dello striscione dichiara di esserne l'autore e descrive come ha fatto per farlo entrare dentro lo stadio. Ci sono anche foto della questura di Varese. E' una vicenda dolorosa per chi come noi ogni giorno lavora con le forze dell'ordine per la sicurezza nello stadio. Tutto questo è reso più doloroso per la morte di Bucci. La Juventus rispetta le sentenze, leggo che la Juve non le rispetta riferendosi al 2006/07. Vi chiedo quale campionato ha giocato la Juve nel 2006/07? Quello di Serie B. Però io in casa mia espongo le foto di quello che più mi piace. Questo completa quanto detto stamattina. Ci tengo, anche di fronte a voi, voglio fare un ringraziamento ad Aldo Mazzia e Beppe Marotta. Due figure fondamentali per i risultati ottenuti dalla Juve negli ultimi anni. Oggi la Juve ha una nuova leadership ma lo stesso modello organizzativo di prima basato su tre pilastri: ricavi, sport e servizi. Qui abbiamo i tre responsabili Marco Re, Fabio Paratici e Giorgio Ricci io e Pavel abbiamo gli stessi poteri di gestione dell'azienda. Le sfide che ci attendono da qui ai prossimi 5-6 anni sono importanti, abbiamo un gap da colmare con le nostre principali rivali in campo internazionale. C'è gap per quanto riguarda i ricavi, non il campo. La sfida è rimanere competitivi in campo come lo siamo stati fino ad ora. Cairo? Mi ha scritto, ci sentiremo in giornata. Credo che sarà felice di avere da parte mia una ricostruzione corretta dei fatti. Ci siamo scusati immediatamente dopo l'esposizione degli striscioni. I responsabili di quelli striscioni stanno altrove."

TIFOSI  - "Il sistema Uefa e FIGC impone di avere rapporti tramite un nostro rappresentate con tutti i tifosi, inclusi quelli più caldi, è obbligatorio"

MAROTTA - "Le parole migliori le trovate sul sito, con un video che mostra i risultati ottenuti assieme. Le scadenze di una società quotata in borsa non li decido io. La decisione avviene in questo momento in maniera naturale. Ho spiegato perché è stata presa questa decisione. Parlo a nome di Pavel e Fabio quando dico di avere affetto e gratitudine per il direttore. Poi ci sono dei piani di successione. Il calcio non ti permette di dire con sei mesi di anticipo il piano di successione."

Paratici: "Posso solo dire, come ho già detto, grazie a Marotta. Professionalmente e umanamente è stato una persona importantissima. Se faccio il dirigente lo devo a lui. Mi ha insegnato tutto. Il giorno dopo che ho smesso di giocare sono andato alla Samp a lavorare con lui. Lo ringrazio di tutto farò del mio meglio per non sentirne la mancanza."

Nedved: "Mi associo, mi sono già espresso dicendo parole che sentivo da dentro. Ribadisco un grazie non solo per cosa ha fatto per la Juve ma soprattutto per quello che ha fatto per noi personalmente come nuovi dirigenti. E' stato immenso. Mi fermo qui perché è giusto così."

BORSA - Agnelli: "Sul titolo c'è stato un po' di rally ed è pacifico. Nei mei otto anni di presidenza l'ho citato poco, negli ultimi mesi è finito nella lente di ingrandimento. Io sono sereno sulla valutazione del titolo. C'è stato rally all'inizio e poi qualcuno è passato all'incasso. Mi sentirei di dire questo."

Re: "Gestiamo indebitamento con linee di credito capienti. Monitoriamo questo con attenzione ma non preoccupazione."

MAROTTA - "Siamo in fase di definizione, tutto fatto in modo trasparente tra le parti, a breve ci sarà un comunicato per lui e Mazzia. D'Angelo svolge il suo mestiere in maniera impeccabile, siamo fieri di averlo con noi. Continua ad essere il nostro security manager."

CAMPO - Paratici: "Abbiamo fatto due finali e siamo usciti all'ultimo secondo contro Bayern e Real. Siamo ad un livello alto e ci stiamo stabilmente. Quest'anno abbiamo un po' il ruolo di favoriti, ce lo siamo meritati giocando ad un grande livello europeo. Siamo consapevoli, oltre al risultato, di poter giocare una grande partita a Manchester. Il risultato viene determinato da tanti fattori, ogni volta che giochiamo possiamo fare grandi prestazioni."

POLITICA INTERNAZIONALE - Agnelli: "Il calcio italiano ha una centralità a livello europeo. In questo momento la congiuntura è favorevole perché ci sono tre membri nell'esecutivo Uefa, due di questi con pieno diritto di voto. A livello di nazionale e club le politiche passano dal dialogo con la Uefa. Escludendo la fase finale dei mondiali per quattro anni e le fasi finali della mondiale per club, ogni altro torneo è organizzato dalla confederazione europea. In questo contesto la centralità dell'Italia è positiva. La posizione della Fifa, passando da Blatter a Infantino, ha auspicato più trasparenza per i vari stakeholders. Per questo siamo felici ma alle dichiarazioni di Gianni, che è un amico, stiamo aspettando di vedere i fatti. Attendo con curiosità gli esiti del consiglio Fifa in Rwanda, poi vedremo che posizioni avere. Rispetto l'armonia tra federazioni e club europei e di come sono stato accolto assieme a Gazidis come membro del comitato esecutivo."

RONALDO - Paratici: "L'impatto a livello sportivo lo vediamo tutte le domeniche. Sta giocando molto bene, oltre alla parte tecnica ha una grande personalità. E' forse il miglior calciatore nella storia, i più giovani hanno avuto un impulso alle proprie performance importante. Dal punto di vista tecnico e di professionalità. Direi un impatto ottimo."

Ricci: "A livello commerciale rende più agevoli le cose a livello di riposizionamento del club nell'elite del calcio europeo. Ronaldo catalizza l'attenzione mondiale e cattura un'audience che va oltre gli appassionati di calcio. Questo elemento ci sta facendo riposizionare a livello dell'industry sportiva e a livello dell'intrattenimento in generale.

Agnelli: "Quando ho qualcosa da chiedere lo faccio di persona, guardando le persone negli occhi. L'ho fatto con Conte, D'Angelo e anche con Cristiano quando è esploso il caso. Le sue risposte si sono viste in campo. Gli ho ribadito che per qualsiasi cosa la mia porta e quella della Juve è sempre aperta come facciamo con tutte le donne e tutte gli uomini della Juve quando siamo convinti che abbiano agito in maniera regolare."

MERCATO - Agnelli: "Le regole non sono cambiate, ne parla Paratici. Nuovo stadio? Non esistono progetti. Se questo stadio fosse insufficiente, il nostro non si può estendere. Arriviamo da Manchester dove lo stadio si può rimontare. Noi, per come è costruito lo stadio, non lo possiamo ampliare. Oggi quando mi sono stati citati gli stadi dei grandi club non è stata citata la demografia delle altre città. Torino è Torino. Se dovessi rifare lo stadio oggi lo farei così o forse più piccolo per mantenere un catino caldo."

Paratici: "Complicato parlare ora del mercato estivo 2019. Abbiamo allestito una squadra competitiva e difficilmente migliorabile. Nel nostro lavoro dobbiamo sfruttare le migliori occasioni che si presentano sul mercato."

AUMENTO DI CAPITALE - "Si, si può evitare."

Re: "La nostra PFN è di 310 milioni di euro, i dati della campagna trasferimenti li conosciamo. Avremo debiti da sostenere per circa 160 milioni di euro per l'ultima campagna trasferimenti. Abbiamo linee bancarie che arrivano ad oltre 500 milioni di euro, a medio termine, che non ci danno preoccupazione."

AZIONI DI DIFESA - Agnelli: "Il modello comportamentale del sottoscritto non cambierà. Eventi sono accaduti in occasione dell'assemblea annuale. In un mondo molto vocale, credo che il silenzio sia più forte. Le parole spese devono avere determinazione e peso e così sarà come è stato dal 2010 ad oggi."

POST 2024 E SUPERLEGA - Agnelli: "La Superlega non è all'ordine del giorno al momento. C'è grande sintonia nella visione del calcio post 2020-24. Non esiste un progetto, abbiamo avuto un anno complesso che ci ha visto ridefinire le competizioni ed i meccanismi di accesso. Ci sono stati momenti di confronto accesi, come giusto che sia. Ognuno di noi che gestisce un club gestisce interessi particolari. Ridistriubuire il meccanismo di accesso alle competizioni tocca gli interessi dei club coinvolti da queste decisioni. Nel futuro dobbiamo capire cosa vogliamo. Non noi ma i consumatori di calcio tra 10-15 anni. Che tipo di calcio vorranno? Quella riflessione andrà fatta. Speriamo di arrivare ad una decisione da 10-18 mesi a partire dal 2024 per dare tempo ai club di adattarsi ai vari cambiamenti che potranno esserci o non esserci. Per quanto riguarda leghe transnazionali può avere un senso logico perché si creano mercati e campionati di maggior appeal. Una lega transnazionale può aiutare a ridurre il gap a livello di diritti tv. Il discorso cambia per l'accesso alle competizioni che diminuirebbero nel caso più nazioni si mettano assieme per formare una lega. Ad oggi, rispetto al passato, c'è più apertura per una lega transnazionale. Gli interlocutori ascoltano ipotesi per dare maggior valore e maggiori risorse a determinati territori. Avere più bambini che accedono al calcio deve essere l'obiettivo dell'Uefa. Football first."