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Un avversario da incubo nelle ultime stagioni di Champions League, qualcosa di simile ad un alleato in sede di mercato. Questo è il Real Madrid per la Juventus, eliminata dai Blancos in due edizioni consecutive della Coppa più prestigiosa e adesso pronta a godersi i rinnovati rapporti con il club campione d’Europa. In un senso e nell’altro, il protagonista è Cristiano Ronaldo. L’uomo della doppietta a Cardiff e della rovesciata allo Stadium ha aperto il sentiero che collega Torino a Madrid, in un’estate bollente che l’ha visto - con la regia fondamentale di Jorge Mendes - diventare bianconero. Quella stessa strada, adesso, potrebbero percorrerla altri giocatori.


MARCELO E NAVAS - C’è sempre lo zampino di Ronaldo nei rumors che dalla Spagna accostano nuovi top player alla Juve. Nessuno nello spogliatoio del Real ha dimenticato CR7, a maggior ragione quelli che con lui avevano stretto un rapporto di sincera amicizia. Si veda Marcelo, idea concreta dei bianconeri la scorsa estate nelle settimane che potevano veder concretizzata la partenza di Alex Sandro. Il terzino brasiliano, alle prese con l’inizio di stagione forse più complicato della propria carriera al Bernabéu tra infortuni e prestazioni sottotono, rimane nel mirino di Paratici ma Florentino Pérez non intende lasciarlo partire a gennaio. Diversa la situazione di un altro vecchio amico di Ronaldo come Keylor Navas, portiere titolare nelle tre Champions League vinte sotto la gestione Zidane. E’ stato infatti lo stesso costaricano ad offrirsi alla Juve attraverso intermediari, ma dalla Continassa è arrivato il ‘no’ all’affare, con la consapevolezza di puntare ancora forte su Szczesny.


ASENSIO E ISCO - Un altro caso “caldo” fra le mura del Bernabéu si chiama Marco Asensio. Dall’addio di Ronaldo non è scaturita l’attesa esplosione del talento 22enne, che ha ammesso: “Voglio sentirmi importante, ho bisogno di sentire la fiducia del club”. Parole che hanno riattivato l’interesse dei top club per l’esterno d’attacco spagnolo, apprezzato da sempre dalle big di Premier League e osservato dalla Juve ben prima del sigillo che stese Buffon a Cardiff. Vecchio pallino come Isco Alarcón, uno che Max Allegri avrebbe voluto subito all’arrivo sulla panchina della Juve nell’estate 2014. Da Ancelotti a Benitez, da Zidane a Lopetegui e infine a Solari: cinque allenatori non sono bastati ad eleggere l’ex Malaga titolare inamovibile del Real, e adesso dalla Spagna l’ipotesi di un trasferimento torna di stretta attualità. In questo caso, però, lo sponsor non sarebbe certo da ricercare in Ronaldo, che con Isco non ha stretto un legame poi così resistente: non è un caso che i due si siano “beccati” a distanza dopo la partenza del portoghese (“Non può mancarci un calciatore che voleva andare via”, la sentenza di Isco; “Ha detto così? Bene, bene...”, la risposta di CR7). Ma la verità è che Allegri non ha certo perso di vista il gioiello andaluso.

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@mcarapex