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In principio c'era Corentin Tolisso. Poi è toccato a Tanguy Ndombele. Due trattative lunghe, che hanno visto la Juve provare e riprovare il colpo. Ma in entrambi i casi il Lione ha poi accettato le offerte al rialzo di Bayern Monaco prima e Tottenham poi. Eppure sia Tolisso che Ndombele piacevano tanto, tantissimo. Ma i rapporti tra Juve e Lione sono ottimi, i contatti continui, anche diretti tra Jean-Michel Aulas e Andrea Agnelli. Per quanto fin qui la corte serrata di Fabio Paratici ai gioielli di casa OL si sia rivelata la classica montagna in grado di partorire un topolino: un topolino con nome e cognome, quelli di Hamza Rafia, trequartista classe '99 prelevato la scorsa estate per rinforzare l'Under 23 di Fabio Pecchia. Un topolino piuttosto caro in realtà: al Lione subito 400 mila euro, cui si potranno aggiungere bonus fino a un massimo di 5 milioni e il 20% sulla futura rivendita. Da qualche parte in ogni caso si sarebbe dovuto partire. E sull'asse Lione-Juventus altri affari sembrano essere all'orizzonte.

NEL MIRINO – Sempre la scorsa estate, mentre sfumava il bersaglio grosso Mauro Icardi (appuntamento solo rimandato?), la Juve aveva seguito e corteggiato più o meno sottotraccia Moussa Dembélé: obiettivo sensibile in quel momento, sempre monitorato in stagione ma via via allontanatosi in direzione Premier League, con il Chelsea in pole position. C'è poi soprattutto Houssem Aouar nel mirino della Juve: il centrocampista offensivo classe '98 è la punta di diamante del Lione, un giocatore di cui Paratici sa ormai tutto e seguito ormai da diverse stagione, fino a diventare in questo momento un obiettivo concreto, appena un passo indietro alla coppia di prime scelte composta da Paul Pogba e Sandro Tonali. Non solo, la Juve guarda con grande attenzione soprattutto ai giovanissimi. Come Rayan Cherki, 16 anni appena e già 3 reti all'attivo in prima squadra in 12 presenze: è lui l'ultimo predestinato in uscita dal vivaio del Lione, è per lui che la Juve sembra pronta a fare di tutto per bruciare la concorrenza.