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Faustino Asprilla, ex giocatore del Parma, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport a cui ha parlato del calcio italiano e del passato, a partire da Gigi Buffon.

In quegli anni, nelle giovanili del Parma, stava crescendo un certo Buffon. Che ricordi ha di Gigi?
“Prima delle partitelle del giovedì, spesso, entrava nel nostro spogliatoio, veniva da me e da Crespo e ci diceva con tono sicuro: “Oggi non mi segnate neppure un gol”. Aveva 15 o 16 anni ma mostrava già grande esuberanza. Poi gliene facevamo cinque a gara ma lui si esibiva comunque in parate prodigiose”.

E le sfide ai rigori?
“A fine allenamento io e Hernan ci sfidavamo dagli undici metri e in porta andava proprio Gigi. Non voleva mai uscire dal campo. Intuiva quasi sempre le traiettorie e spesso riusciva anche a parare”.

Ora lui è al PSG dove giocano Neymar e Mbappé. Sono loro i successori di Messi e CR7?
“Mbappè sicuramente. Io stravedo anche per Pulisic del Borussia Dortmund: è un calciatore che fa la differenza”.

Il nuovo Asprilla è già nato? Chi le assomiglia di più, calcisticamente parlando?
“Forse proprio Mbappé: ha una velocità superiore alla media, calcia benissimo sia di destro che di sinistro. Ha movenze e falcata che ricordano un po’ le mie”.

C’è qualche altro atleta nel calcio d’oggi che la fa divertire?
“Ne cito due: Hazard del Chelsea ed Eriksen del Tottenham. Mi piace vederli giocare”.

E tra i suoi connazionali in Italia. Chi le piace di più?
“Ho sempre detto che ritengo Cuadrado un giocatore fantastico: il migliore della Colombia. È un fenomeno palla al piede perché ha dribbling e rapidità. Ora che ha imparato anche a difendere, è diventato un esterno completo”.

A proposito, sarà il Napoli a contendere lo scudetto alla Juventus secondo lei?
“I bianconeri vinceranno anche i prossimi 3 tornei. È una questione economica: possono permettersi di comprare i migliori calciatori delle avversarie dirette. Nel girone di ritorno, quando la lunghezza della panchina sarà determinante, la Juventus prenderà il largo”.

Parlando di acquisti, cosa pensa delle voci che vorrebbero James Rodriguez alla Juventus?
“Se è stato scelto dal Real Madrid significa che ha le qualità per fare la differenza in qualsiasi squadra: per giocare in Italia, però, bisogna sapersi destreggiare in entrambe le fasi. James è fantastico in costruzione di gioco. Dovrà imparare a essere utile ai compagni anche quando il pallone è tra i piedi degli avversari”.