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Marco Asensio, giovane esterno del Real Madrid e obiettivo di mercato della Juve, ha parlato in un'intervista a Marca: "Sono un giocatore ambizioso e l’ho sempre dimostrato. Quando ho iniziato con il Mallorca così giovane, ho sempre ambito ad arrivare più lontano possibile, così ho firmato per il Real. Poi sono andato all’Espanyol e penso di aver fatto bene in quell’anno di insediamento. Sono ritornato a Madrid e ho iniziato a giocare, poi nel secondo mese non sono mai sceso in campo, fino a raggiungere un ruolo da protagonista. Nel secondo anno qui ho trovato più continuità, fino ad ora. La gente pensa che io posso fare molto di più perchè l’ho dimostrato. Il più esigente con me stesso sono io. Giocare a Madrid ti mette pressione, il passato non viene ricordato e ciò che hai fatto diventa inutile. È ancora presto per fare valutazioni, la stagione è ancora lunga e ci saranno molti momenti belli e brutti ma sicurmente a fine anno prevarranno quelli belli”. 

CR7 - "La sua assenza non pesa alla squadra. Per quanto se ne dica noi abbiamo sempre creato molte occasioni ma non siamo stati bravi a sfruttarle e quindi si è trattato solo di una dinamica. Adesso accade il contrario. Sulla sua maglia non mi è stato mai detto nulla, è arrivato Mariano, se l’è presa e basta ma non voglio farne una questione. Non ha importanza per me”. 

JUVE - "Il mio momento migliore lo ricordo tra gli spalti di Cardiff nella finale contro la Juve. Prima della partita parlavo molto con la mia famiglia e gli dicevo che avrei segnato. Questo è successo e sono andato ad abbracciarli durante la premiazione. Credo che è stato un momento indimenticabile”. 

FUTURO - "Se dovesse venire Hazard si vedrà ma per ora sono solo speculazioni. Non conosco le intenzioni del Real ma a fine stagione saranno valutate tutte le situazioni. Io mi impegno a dare il massimo per questo club perchè voglio restarci a tutto il resto penserà il mio agente”.