Arthur, infatti, non è un regista metodista, che pende tra centrocampo e difesa per impostare l'azione. Però, è una mezzala a cui piace dialogare nello stretto, a cui piace fraseggiare. Per questo, da solo, non sarà il centrocampista perno della mediana bianconera, ma è sicuramente un ottimo giocatore di sistema. Molto più di quanto non possa essere stato finora Pjanic, che non ha trovato i tempi di gioco giusti per dettare il ritmo alla squadra e neppure gli spazi per inserirsi, le poche volte che è stato spostato mezzala. Insomma, il bosniaco è stato senza dubbio messo alle spalle di Bentancur e tra lui ed Arthur c'era troppa convenienza, di età e stipendio persino, per scegliere il secondo.
Che proprio con Bentancur dovrà imparare a conoscersi, visto che l'uruguaiano potrebbe essere il regista della Juventus del 2020-2021. Nelle idee di Sarri e della dirigenza dovrebbe essere questo duo l'asse portante del gioco, con un terzo innesto che sembra complicato al momento, anche se non è da escludere Jorginho del Chelsea, con Bentancur che farebbe la mezzala. Difficile, invece, vedere in quella porzione di campo Dejan Kulusevski, che quest'anno a Parma ha giocato principalmente esterno offensivo. Sicuramente, le intenzioni sono quelle di alzare la qualità alla squadra, di cercare un calcio più verticale, oltre che di palleggio. Per questo, Arthur è l'ideale uomo dell'ultimo passaggio, quello in grado di trovare tra le linee l'inserimento delle punte. Quello che, per dirla franca, non si è visto in questa stagione.