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La dirigenza della Juventus pensava di farla franca. Così racconta Il Messaggero in edicola quest'oggi: era settembre del 2021, quando in una telefonata l'allora presidente Agnelli e John Elkann, amministratore delegato di Exor, stavano discutendo del rinnovo del cda della Juventus, soprattutto delle nomine del comitato controllo e rischi. 

LE PAROLE DI AGNELLI - "Abbiamo sempre preso dei rischi, il consiglio è stato informato e si sono sempre trovati correttivi strada facendo". I due concordano su un eccessivo ricorso alle plusvalenze, Elkann si raccomanda di gestire le cose al meglio. Tutto questo mentre la Procura indagava già sul triennio 2018-2020, con un'intercettazione di Arrivabene che chiarisce sull'area finanziaria: "Ormai sono diventati talmente esperti a fare i trucchetti". E Roncaglio, consigliere, risponde: "Te l'ho detto, sono dei professionisti". 

OTTICA MILITARE - L'accusa parla però di "ottica militare" della società. Il motivo? Manager e consulenti erano stati ascoltati dai magistrati, ma le dichiarazioni emerse da molti di loro erano risultate "fortemente parziali", condite da parecchi condizionali e "non lo so". La manovra stipendi apre delle crepe. E Paratici, prima di andar via, racconta a Percassi dell'Atalanta: "Sono stato soldato".