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L'abbiamo scritto più volte durante il mercato estivo. Con una Juventus che si avvia a giocare spesso a 3 in difesa, con due colonne di età avanzata come Bonucci e Chiellini e De Ligt che avrebbe saltato i primi due mesi della stagione, Pirlo non poteva prescindere dall'avere in rosa 5 difensori di ruolo. E per questo motivo davamo per scontato che, se proprio si doveva mandare ancora in prestito Cristian Romero, doveva allora rimanere Daniele Rugani.

NON ERA DEL TUTTO IMPREVEDIBILE - Invece sappiamo bene com'è andata. Rugani è andato in prestito al Rennes per contribuire a finanziare il colpo Chiesa, puntando su Danilo adattato come difensore, ma solo con la linea a 3. Ma i nodi prima o poi rischiano di venire al pettine. Ed ecco che Giorgio continua a tribolare coi muscoli, e Leo ieri sera si è unito a lui. Resta il solo Demiral a piena disposizione. Se Bonucci dovesse giocare contro il Barcellona, lo farebbe stringendo i denti e prendendosi un rischio. Giusto perché non ci sono abbastanza uomini di ruolo per arginare l'urto di Messi e Ansu Fati.

TIRIAMO LE SOMME - Ed è qui che emerge la raffazzonatura di alcune operazioni di Paratici. Un gioco di equilibri perennemente sul filo dello squilibrio. Una corsa alla cessione a tutti i costi, pur di potersi permettere quei pochi acquisti a disposizione, che ha finito col lasciare un reparto sotto organico. Non siamo qua a incensare o fare le apologie di Rugani, ma sarebbe stato assennato evitare di trovarsi nella condizione di non avere abbastanza uomini da schierare in difesa contro un avversario come il Barcellona.