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Mesi di lavoro e ambientamento alla Juve, mesi in cui Dejan Kulusevski ha cercato di inserirsi e dimostrare di essere uno da Juve. A volte ci è riuscito, altre volte no. E in uno degli ultimi passaggi a vuoto, Allegri aveva sbottato contro di lui e non solo: "E questi vogliono giocare nella Juventus". Ecco, un mese dopo la risposta è un po' diversa. Kulusevski ha appena segnato il gol decisivo contro lo Zenit, il primo in Champions League della sua carriera, entrando dalla panchina ed incidendo come Max ha sempre voluto. Un fattore di mentalità, perché specialmente con i 5 cambi bisogna essere decisivi in quei minuti (pochi o tanti) da subentranti concessi dal tecnico.

Progressivamente è cresciuto e dopo essere entrato bene nel derby, in Champions ha svettato. E svoltato? Forse. Serve ancora un po' di strada prima di essere un titolare, di essere un insostituibile in casa Juventus, uno di quelli per cui respingere ogni offerta di mercato. Dopo un paio di mesi di studio, Allegri ha capito cosa farne: ha preso le misure a un giocatore che nei tredici mesi in bianconero ha giocato in troppi ruoli, rallentando la sua affermazione. E si prepara alla sua nuova vita, da "vice Dybala" per il momento. Ha solo 21 anni, il carico delle aspettative nei suoi confronti aveva finito per rallentarlo. Alla Juve nessuno vuole bruciare il suo talento avendo fretta, con Allegri è un rischio che non si corre. E lui lo sa.