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L'ex centrocampista della Juventus Momo Sissoko è intervenuto in diretta sulla nostra pagina Instagram, ecco le sue parole: "Sono a Parigi con la famiglia. La situazione è difficile, ma l'affrontiamo sempre con il sorriso. Qui usciamo solo per fare la spesa, ma non possiamo fare nulla di più". Momo era uno dei centrocampisti più amati del post Calciopoli: "Non mi sono mai chiesto il perché, ancora oggi ricevo tanti messaggi da parte dei tifosi e mi rendo conto solo ora di quanto ho dato ai tifosi bianconeri. Un altro Pogba? Non so se ce ne sarà un altro, magari quest'estate potrà tornare lui. Paul era molto felice a Torino e ha fatto benissimo, se tornerà in bianconero alzerà il livello della squadra e la Champions sarebbe ancora di più alla portata. Il mio gol contro il Palermo partendo da centrocampo? E' stato il più bello fatto in carriera. In quella Juve c'erano tutti ragazzi speciali, mi hanno lasciato tutti un ricordo bellissimo. Quando ero piccolo Buffon e Del Piero li prendevo alla Play Station, quando sono arrivato alla Juve me li sono trovati vicino. Spesso sento ancora Alex, Marchisio, Giovinco... più o meno ho tenuto i rapporti con tutti".

I CAMPIONI - Cento partite con la Juve, è la squadra con la quale ha giocato più partite. Tra tutte, la vittoria del Bernabeu gli mette ancora i brividi: "Una sensazione speciale vincere due volte contro il Real Madrid, giocatori e staff eravamo molto contenti. Era un giorno speciale per tutti. La standing ovation a Del Piero? Mi sarebbe piaciuta averla anche a me.... E' impressionante quello che Alex ha fatto con la maglia della Juve". Scatta l'aneddoto: "Quando giocavo con campioni come Nedved e Del Piero mi rendevo conto che campioni fossero. Pavel era una macchina da guerra quando si allenava, durante gli allenamenti io imparavo tanto da giocatori come loro. Non pensavo che Nedved potesse fare il vicepresidente della Juve, ma lui conosce bene il calcio e ha la credibilità per parlare. E' un ruolo che può ricoprire tranquillamente. La mia partita più bella con la Juve? In casa contro il Napoli. Mi sarebbe piaciuto rimanere più tempo alla Juve, la scelta di tornare al Psg è stata sbagliata perché in bianconero stavo diventando un giocatore importante".

MERCATO - "Chi comprerei se fossi Paratici? Mi piace molto Jadon Sancho del Borussia Dortmund, sarebbe un gran tridente con Ronaldo e Dybala. L'arrivo di Cristiano alla Juve ha cambiato tutto dando alzando il livello internazionale della società. Il centrocampo? Ci sono giocatori con caratteristiche diverse, mi piace molto Bentancur che può diventare un giocatore chiave. Matuidi spesso è criticato, ma quando scende in campo fa sempre il suo; Rabiot era fermo da quasi un anno, è un ragazzo giovane che ha bisogno di ambientarsi. Piano piano sta tornando sul suo livello".

IL RETROSCENA - Una volta ho litigato con Felipe Melo in allenamento. E' un giocatore di personalità, io ho la mia e quindi ci siamo scontrati. Ma non è successo niente di grave, è stata una litigata nata e finita lì. L'allenatore col quale mi sono trovato meglio alla Juve è Ranieri, che mi ha visto crescere come giocatore e come persona. Come sono arrivato alla Juve? Quando ero al Liverpool il mio agente mi ha detto dell'interesse bianconero. Io in quel momento stavo bene in Inghilterra, ma la Juve è sempre la Juve. Gli avevo detto che mi sarebbe piaciuto giocare in bianconero, così le società hanno trattato e sono arrivato in Italia. Ora sto lavorando su un mio progetto per far crescere i giovani. E presto li proporrò anche alla Juve...".

DYBALA VS DEL PIERO - "L'argentino può arrivare al livello di Alex, ma quello che ha fatto Del Piero è nella storia del calcio sui livelli di Baggio, Totti e Zidane. Ad oggi Dybala è a un livello inferiore, ma se lavora bene può diventare un grandissimo giocatore: le qualità e la personalità non gli mancano. Buffon? Non mi ha sorpreso la su scelta di tornare alla Juve, perché se ha ancora voglia di giocare è giusto che continui. Secondo me andrà avanti altri 15 anni!. Duglas Costa è un grandissimo giocatore, ma a volte gli infortuni non ti lasciano fare il salto decisivo. Se sta bene è impossibile fermarlo, forse solo con fallo... alla Sissoko. Secondo me giocare subito in Champions sarebbe stato meglio dal punto di vista fisico, ora è complicato giocarla adesso". In chiusura Sissoko ci svela il suo undici ideale della Juve QUI.

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