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Houssem Aouar rompe con il Lione. Il suo nome è sempre uno dei più caldi sul taccuino della dirigenza bianconera, un obiettivo concreto per il mercato di una Juventus a caccia di classe e fantasia sulla trequarti. Giovani e forti, che possano lanciare un nuovo ciclo vincente. Nella scorsa sessione di trattative, c’è stato un momento in cui Andrea Pirlo è stato vicino ad allenarlo, salvo poi l'arrestarsi dall'affare a causa delle volontà del Lione. Il costo? Intorno ai 50/60 milioni di euro, la stessa valutazione complessiva del cartellino di Federico Chiesa, che alla Continassa ci è arrivato in leasing, a differenza del talentino che il Lione non ha fatto partire per un pagamento a rate o con contropartita tecnica. Ci si è avvicinati senza trovarsi. 

Ma un nuovo aiuto potrebbe arrivare da quanto sta accadendo in queste ore. Il caso Aouar. Il centrocampista francese ha rifiutato una seduta d'allenamento fisico dopo la trasferta ad Angers: ha rifiutato le esercitazioni atletiche, salvo poi presentarsi lunedì (giorno di riposo della squadra) per lavorare da solo, una mossa che ha stupito lo staff tecnico. E che non è piaciuta alla società: dal direttore sportivo Juninho è arrivato il diktat di escludere il centrocampista dalla prossima sfida di Ligue 1 contro il Reims (domenica), nonostante Garcia volesse gestire il caso internamente e diversi giocatori, Depay in testa, abbiano chiesto di 'perdonare' l'errore del giocatore. Così non è stato. E la Juve? Pirlo ne gradisce le qualità, come Paratici, e la Juve ha ottimi rapporti con il club del presidente Jean-Michel Aulas, ma a Torino sanno perfettamente che per sostenere una spesa del genere bisognerebbe liberarsi di uomini e ingaggi pesanti. Come fare? La soluzione potrebbe essere una doppia apertura sulla formula, per venirsi incontro: contemplare la possibilità di uno scambio oppure aprire a un prestito biennale con successivo riscatto. Ci sono anche Arsenal e Psg.