
Cosa abbiamo capito del messaggio di Antonio Conte. E la Juventus…
Ha risollevato un Napoli che dal punto di vista umorale e da quello tecnico era a terra dopo una stagione profondamente negativa. Ha rimesso la squadra partenopea sulla mappa, sta lottando per uno scudetto lì dove erano davvero in pochi a crederci. Poi, però, qualcosa si rompe e il futuro è in bilico.
Cosa ha detto Antonio Conte
NAPOLI COMPETITIVO - "Sono state dette tante cose ad inizio anno da parte mia, alcune posso confermarle, altre non posso confermarle. Non rinnego niente, ma ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto: è stato chiaro anche il discorso di Kvara, dissi che Napoli non doveva essere un club di passaggio, non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. Ma in questi otto mesi ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare".
Il commento di Tacchinardi a Tiki Tacco
CONTE – “Io la sapevo sta roba… Guarda il Napoli come gioca, Conte è il più forte che ci sia e non lo dico perché è mio amico, è un fenomeno. Detto questo, follia che a gennaio ti promettono un giocatore, ti mandano vi Kvara, ti dicono che ne prendono uno e poi prendono Okafor. Non è corretto. E penso che questa dichiarazione fosse nel pentolone da tempo e l’ha tirata fuori. Io quella cosa lì la sapevo. Se vuoi costruire devi avere un progetto e poi se ti dico una cosa è quella”.
Conte Juve, la situazione
Come si traducono le parole di Conte in relazione al suo futuro al Napoli? Con un enorme punto di domanda: lo possiamo dire, mai come in questo momento la rottura tra le parti sembra possibile. Non già avvenuta, non allena da separato in casa; ma, insomma, la certezza che possa sedere sulla panchina partenopea la prossima stagione non c’è. Il nodo legato alla cessione di Kvaratskhelia, sostituito con Okafor, sembra uno di quei mal di pancia destinato a trascinarsi fino al termine della stagione.
E come si traduce, invece, questa situazione in relazione alla Juventus? Molto semplice: non possiamo escludere Conte dal toto nomi per la panchina bianconera. Vero, le quotazioni di Tudor, giustamente, salgono; ma quello di Conte è un nome che non si può non tenere in considerazione.
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