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Da questa mattina gira in rete il video di Aurelio Andreazzoli che entra in sala stampa all'Allianz Stadium dopo la sconfitta contro la Juventus. Tanti giornalisti se ne sono andati dopo le parole di Massimiliano Allegri, qualcuno è rimasto, ma non nelle prime file che sono tutte deserte. Dietro non c'era di certo il pienone ma qualcuno si. Me compreso. Non è una novità che dopo le partite casalinghe della Juve, specialmente quelle giocate contro le così dette 'piccole', in sala stampa si trattengano meno giornalisti di quelli che di solito seguono Massimiliano Allegri. E' normale, anche perché una volta terminata la conferenza stampa non termina il lavoro del giornalista che non corre a casa ma continua il lavoro di selezione, elaborazione e produzione di contenuti che siano per siti, giornali, tv o altri media. Il tutto nel più breve tempo possibile.

POLEMICA INUTILE - Lo sa pure Andreazzoli, che infatti commenta con un sorriso ed una linguaccia. Ci sono tanti motivi per criticare il giornalismo italiano, questo è oggettivamente pretestuoso. Alcuni colleghi, tutti rigorosamente non presenti allo Stadium per Juve-Empoli, hanno puntato il dito contro la professionalità di altri colleghi che allo Stadium c'erano per raccontare quello che accadeva, per fare il loro lavoro che non comporta necessariamente seguire le conferenze stampa post partita, neanche quella di Allegri. Ci sono diversi inviati con diversi compiti, i protagonisti, giocatori e allenatori, parlano anche nelle tv e in mixed zone. La mancanza di rispetto ventilata sui social semplicemente non corrisponde a realtà, tant'è che anche diversi giornalisti arrivati dalla Toscana non hanno seguito il tecnico azzurro in conferenza. A volte le critiche verso giornalismo e giornalisti sono giuste, serie e sensate. In questo caso hanno semplicemente toccato il ridicolo.

@lorebetto