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Venticinque anni senza Andrea Fortunato. Il difensore della Juventus morì dopo una dura lotta alla leucemia che purtroppo vinse su di lui lasciando sotto shock tutto il mondo del calcio. La Festa della Liberazione si mescola a questo triste giorno per tutti i tifosi della Juventus e tutti gli amanti del calcio in generale. Anche il club bianconero, come da tradizione, ha ricordato Fortunato, morto all'età di 23 anni.

"Sono passati 25 anni dalla tragica scomparsa di Andrea Fortunato - si legge sul sito ufficiale del club bianconero -, ma il suo ricordo è sempre vivo nel cuore di tutti noi.

È infatti impossibile dimenticare non solo un promettente calciatore ma anche un ragazzo solare e pieno di vita qual era Andrea. Terzino sinistro di grande cuore e facilità di corsa, con grinta, personalità e atteggiamento positivo ha coperto la nostra corsia sinistra.

Con la stessa positività che lo caratterizzava ha affrontato la tremenda malattia che, purtroppo, lo ha portato via prematuramente. Nonostante gli anni passino e Andrea non sia più fisicamente tra di noi, ne ricorderemo per sempre la sua gentilezza d’animo e la serenità che trasmetteva a familiari e compagni. 

Ciao, Andrea. Per sempre con noi".

  RICORDI - Ma oltre alla Juve sono tanti i ricordi degli ex compagni di squadra alla Juve e in Nazionale. ​"Ho un ricordo a fine '94 - ha raccontato con le lacrime agli occhi Giancarlo Marocchi a Sky Sport -. Giocammo a Roma una partita e in 4-5 lasciammo la squadra a fine gara perché ci saremmo fermati in città anche a giocare in Coppa Italia al mercoledì. Andammo a Perugia dove Andrea si stava curando. Era ospitato a casa di Ravanelli e stava tentanto il miracolo. Ricordo quella giornata e il giorno in cui lo accompagnammo all'ultimo viaggio. Ho questi ricordi è stato mio compagno di squadra ma per poco".

VIALLI - Commoventi anche le parole di Gianluca Vialli a La Gazzetta dello Sport di oggi: ​"Andrea era un bravissimo ragazzo. Leale, altruista, coraggioso, curioso e simpatico. Era anche un ottimo calciatore con un enorme potenziale e un futuro da giocatore della Nazionale. Per me non era semplicemente un collega ma anche un amico. Adesso è uno dei miei angeli custodi... Andrea, mi manchi".

Sui social in tanti, dagli addetti ai lavori ai tifosi, ne hanno onorato la memoria. Ecco i messaggi più belli selezionati dalla nostra redazione. In ricordo di Andrea.