SU BONUCCI – “Lui quando è fuori incita molto la squadra, se c’è qualche rosso che si prende lo prendo io”.
AMICIZIA CON RONALDO – “È nato tutto in campo. Ci siamo avvicinati, in campo anche con le sfide. Tutte cose divertenti che hanno portato a legarci, siamo stati a cena assieme, è una persona piacevole con cui puoi chiacchierarci. Non l’avrei mai detto, è pur sempre Cristiano. Mi sono sciolto subito. Le cene? Le ha pagate sempre lui”.
SUL CAMPO – "Il campo mi manca. Giocare, sentirsi protagonista, è sempre bello. Una partita alla quale sono più legato? In Champions la più bella è la rimonta con l’Atletico, Cristiano volava su una nuvola speedy".
PIRLO – "Ride ride, con piacere anche. Tira ancora le punizioni in allenamento"
IL PIU’ CASINISTA – "McKennie è simpatico, crea l’atmosfera giusta. Siamo uno spogliatoio in cui, se c’è da essere caldi, lo siamo tutti"
IL PIU’ CONCENTRATO – "Mandzukic era così, come lui non ce n’è quest’anno. Provavo a scherzare anche con Mario"
SULLA MUSICA – "Abbiamo in palestra l’impianto con le casse. C’è sempre la musica. Se arrivano i sudamericani c’è più reggaeton… La musica peggiore? Demiral è terribile, ogni volta che entra in palestra mette la canzone di Rocky. Quando mette sempre la stessa canzone gli rompiamo le scatole"
IL PIU’ FORTE – "Qui ho visto tanti giocatori fortissimi. A livello di qualità e capacità sono tutti fortissimi. Avversario? Il primo anno che sono arrivato, che abbiamo giocato contro Messi al Camp Nou col Barcellona, ho visto davvero quanto è forte"
SUGLI ALTRI GIOCATORI – "Ho giocato con Immobile, Insigne, Verratti a Pescara, già si vedeva che avrebbero fatto strada. Già da come si ponevano si vedeva che sarebbero diventati campioni"
SUI TATUAGGI – "Non saprei, sono sparsi. Forse 20/25. Io li ho fatti sulle braccia: li facevo in settimana e il giorno dopo mi allenavo. Era fastidioso i primi giorni se il pallone sbatteva sopra"
SUL FANTACALCIO – "Non sarei in grado di farlo, ma ho dei cari amici che lo fanno. Nello spogliatoio della Juve non saprei se qualcuno lo fa".
SU CHIELLINI – "E’ sempre concentrato, però quando c’è da scherzare e ridere lo fa sempre. Quando io e Szczesny lo prendiamo in giro e gli diciamo: ‘Giorgio, il calcio è la tua vita’, lui risponde: ‘Sì, il calcio è la mia vita’"