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Inter-Juventus 2-3 del 28 aprile 2018 fa ancora discutere. Le Iene sono tornate sulla partita del campionato e hanno portato avanti la discussione riaccesa nei giorni scorsi nella puntata che andrà in onda questa sera, martedì 8 giugno. Non solo il caso Pjanic-Rafinha, sul quale - va ribadito - il Var non può e non deve intervenire, ma anche un episodio riguardante Vecino. 

Come si legge sul Corriere della Sera: "L’episodio in questione è l’intervento dell’interista Vecino su Mandzukic: inizialmente ammonito, il centrocampista uruguaiano viene poi espulso dopo un lungo colloquio tra il direttore di gara Daniele Orsato e la sala Var. Ma le immagini di questo momento non ci sono. 

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Al 18’ del primo tempo, sull’1-0 per i bianconeri, Mandzukic anticipa in scivolata Vecino, che lo colpisce con il piede sulla tibia. L’arbitro è vicino all’azione e, sicuro, mostra il cartellino giallo all’interista. Ma Mandzukic resta a terra, accenna una protesta, il gioco non riprende. Anche Orsato è fermo, con la mano sinistra sistema l’auricolare sull’orecchio: sta parlando con il Var Paolo Valeri. Decide di rivedere il contrasto al monitor a bordo campo, gli bastano dieci secondi per cambiare idea: «Lo prende dritto sulla tibia, l’intervento non è bellissimo», dice Valeri, e Orsato: «Rallenta adesso (riferendosi al replay, ndr): c…, è rosso questo Paolo». Così torna sui suoi passi, indica Vecino e lo espelle".

IL GIALLO - Si legge ancora sul Corriere: "Ed eccoci al nuovo mistero: delle otto cartelle acquisite dalla Procura di Bologna, che indaga sulla vicenda dopo la querela al programma di Orsato, Valeri e del designatore Rizzoli, quella relativa all’espulsione di Vecino presenta delle anomalie. Sono innanzitutto sparite le immagini della cosiddetta Var Cam, la telecamera che registra ciò che accade all’interno della sala Var. Non c’è quindi il video di Var e arbitro che parlano della decisione da rivedere, di come e perché l’intervento del centrocampista dell’Inter sia da rosso e non da giallo. E ancora: il file della camera Main, la prima ad essere archiviata per ogni episodio in quanto riprende il campo dalla tribuna senza interruzioni per replay o altro, è trenta secondi più corto rispetto a quelli delle altre telecamere (5’ invece che 5’30’’). La durata solitamente è identica, non in questo caso. Non è finita qui. Nel filmato (sempre della Main Cam) non si sente mai la voce dell’arbitro Orsato, presente invece negli altri sette episodi archiviati. Sembra quasi, secondo «Le Iene», che ci siano stati dei tagli ad hoc". 

LE RISPOSTE - Il Corriere dello Sport aggiunge: "Una volta illustrate le scoperte, gli inviati del programma hanno poi provato a interpellare sia il designatore Rizzoli, sia Valeri. «La prego, non ho nulla da dichiarare», dice proprio Valeri con tanto di mascherina e mantellina da coiffeur. Già, perché lo intercettano dal barbiere. Barbiere che tra l'altro continua a pettinare, vaporizzare e sfoltire: «Quello che avevo da dichiarare l'ho detto agli inquirenti. Non le rispondo, mi spiace. Non posso dichiarare nulla». E l'inviato, che insiste sulla discrepanza tra quanto detto agli inquirenti di Bologna e quanto interpretato da Le Iene cogliendo i labiali in sala Var con l'ausilio di Giuliano e Alessandro, due amici non udenti: «Lei è un uomo libero!». E Valeri: «Certo». E aggiunge, rivolto al barbiere: «Lo mandiamo via o...?». Poi, è la volta del designatore Rizzoli. «Lo sa benissimo che c'è questa indagine e non possiamo parlare», dice. L'inviato insiste: «Come mai ci ha querelato?». E lui: «Ne parlerà con l'avvocato, mi scusi»".