commenta
Sulle colonne del Fatto Quotidiano, Paolo Ziliani analizza le prime quattro in classifica, concentrandosi sugli allenatori. Il giornalista lancia un nuovo "premio", il "Piagnone d'Oro", che, secondo lui, se lo giocano Sarri, Conte, Gasperini e Simone Inzaghi. Secondo Ziliani l'allenatore della Juve piange dai tempi in cui era sulla panchina del Napoli e ha la tendenza a non vedere cose evidenti; il tecnico dell'Inter, che ieri è stato protagonista di un duro sfogo contro la stesura del calendario, si lamenta anche se gli dovessero comprare Messi; Gasperini e Inzaghi hanno da ridire a giorni alterni.

SU SARRI - Quando era al Napoli, Sarri, racconta Ziliani, se perdeva con Juve, City o Shakhtar si lamentava per il fatturato; e nella corsa con i bianconeri per lo scudetto aveva da ridire per la non contemporaneità delle partite e su alcuni rigori. Oggi "La sua nuova litania è quella delle Fette di Prosciutto (sugli occhi). il Napoli, dice, ha vinto perché ha tirato i rigori meglio di noi. Dimenticandosi due pali a portiere battuto, due palle gol fallite e le mostruose parate di Buffon. Negazionista”.