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Che la Juve abbia bisogno di un centravanti capace anche di giocare per la squadra, e non solo di fare gol, è abbastanza evidente. Del resto se hai Ronaldo e Dybala non dovresti avere il problema di chi segna; semmai di chi tiene palla, occupa l’area o la libera a seconda delle circostanze, mette quei due fenomeni nelle condizioni di colpire. In questo tipo di lavoro Dzeko è perfetto, probabilmente la soluzione tecnica più indicata: non un realizzatore infallibile (alterna periodi straordinari ad altri di scarsa concretezza), ma un grande uomo squadra. Infinitamente meglio di Icardi, per capirsi, che la Juve ha cercato spesso negli ultimi anni, e meglio anche di Higuain il quale ha sì notevole abilità tecnica ma cerca più la profondità. Pirlo ha indicato ai suoi dirigenti Dzeko come centravanti ideale e anche Ronaldo sa che può essere l’uomo giusto per esaltare l’attacco della Juve.

Dzeko domani parlerà con la Roma e i dirigenti giallorossi gli comunicheranno le loro intenzioni: probabilmente gli diranno che lo confermerebbero volentieri ma il suo ingaggio è elevato e una cessione è possibile, a patto che lui (ovviamente) concordi. Al centravanti bosniaco l’idea di andare alla Juve piace, perché potrebbe chiudere la carriera in modo straordinario nonostante il legame con Roma rimanga fortissimo (nel gennaio 2018 rifiutò il Chelsea preferendo restare in giallorosso). Ma per i conti della Juve, sottoposti a grande stress nell’ultimo periodo, l’operazione Dzeko com’è?

Dzeko alla Roma guadagna oltre 7,5 milioni netti per altre due stagioni e alla Juve firmerebbe un contratto sempre biennale, magari solo un po’ più alto. Al club bianconero costerebbe dunque di ingaggio una trentina di milioni lordi, ai quali andrebbe aggiunto un indennizzo da versare alla Roma (che poi il centravanti dovrebbe ricomprarlo): dovrebbero servire almeno 12 milioni. Un’operazione che, complessivamente, supererebbe i 40 milioni, e sarebbe un investimento a fondo perduto perché Dzeko - 35 anni a marzo - non resterebbe certo un capitale del club.

Non finisce qui, perché la Juve ha comunque intenzione di scaricare Higuain, il quale ha quasi due anni in meno di Dzeko ma è uscito completamente dai piani del club. Lo ha confermato con estrema chiarezza proprio Pirlo. C'è però da decidere le modalità - soprattutto economiche - del divorzio. Se la Juve risolvesse davvero il contratto con il Pipita, avrebbe a bilancio una minusvalenza di 18 milioni (finora ne sono stati ammortizzati 72 dei 90 pagati al Napoli) e ovviamente dovrebbe versare al giocatore una parte consistente dell’ingaggio da 7,5 milioni netti che deve percepire (almeno 6 netti) più 1,5 milioni rimasti in sospeso dalla scorsa stagione. Messo tutto assieme, è un altro meno 30.

Sostituire Higuain con Dzeko, insomma, costa una settantina di milioni. Una piccola follia, in tempi di vacche magre.

@steagresti