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Di questi tempi, le premesse vanno sventolate come bandiere, perché il rischio di essere fraintesi è sempre dietro l'angolo. Prima però, una breve cronaca di quanto è successo: dopo la partenza di Higuain e degli altri juventini, fino a Douglas Costa per ultimo, anche i giocatori dell'Inter cominciano a lasciare l'Italia. Decaduto il periodo di isolamento, dopo il Derby d'Italia e la positività di Daniele Rugani che ha toccato anche i nerazzurri, da Milano sono partiti regolarmente Marcelo Brozovic e Samir Handanovic, con l'Inter che non ha potuto impedire la partenza. Ecco, ora bisogna sventolare la premessa: siamo stati i primi a non condividere pienamente l'atteggiamento della Juventus e dei giocatori che hanno lasciato il Paese, per quanto giustificati. Abbiamo a più riprese parlato di bene comune e responsabilità collettiva, ricordando come in questo momento, chiarezza e rispetto delle regole siano alla base. 

Ora però, c'è qualcosa che non torna e non riguarda più il coronavirus, la quarantena e quanto ne consegue. Riguarda, piuttosto, il clamore che la partenza del primo bianconero, Higuain, ha fatto, rispetto a quelle dei due nerazzurri. E non solo, anche Pjanic e Khedira sono stati trattati come traditori della patria, per non parlare di Douglas Costa: appena ha avuto conferma del test, era già con le valigie in mano. La grande fuga, la criminosa fuga addirittura, com'è stata additata prima che ogni giustificazione si rivelasse veritiera. E la Juve poi? La Juve è passata come una società zerbino, al servizio e alla mercé dei milionari campioni che, inevitabilmente, la tengono sotto scacco con i loro capricci. Insomma, una figura barbina, in parte giustificata - come abbiamo detto anche noi - in parte altra amplificata dal fatto che, ovviamente, si parla della Juve. 

Invece, quando si parla dell'Inter, semplicemente non se ne parla. Sembra un controsenso, ma le calunnie riservate ai bianconeri possono tranquillamente essere estese ai nerazzurri, per quanto Brozovic e Handanovic abbiano avuto un tempismo diverso. Se si vuole spaccare il capello, i due giocatori non hanno nemmeno fatto il tampone, una prova eccessiva secondo le norme, ma senz'altro inconfutabile: ecco, Higuain, Pjanic, Khedira e Douglas, anche nell'immaginario fantascientifico che hanno dipinto, hanno utilizzato proprio l'esito del test come lasciapassare. Quindi, il problema resta sempre lo stesso, ed è il cane che continua a mordersi la coda, alimentando le polemiche con le polemiche: due pesi e due misure, questo è il nocciolo della questione.