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Carlo Ancelotti, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Napoli, ha parlato anche della Juventus capolista, che scenderà in campo 24 ore dopo i partenopei (domenica sera contro il Milan a San Siro). "Regalo dai miei vecchi amici milanisti? No, non mi aspetto nessun regalo, perché il regalo sarà da appassionato vedere una bella partita", spiega il tecnico azzurro: "Me l'aspetto intensa e vibrante come tutti gli incontri tra queste due squadre. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro, perché il campionato è ancora lungo".

JUVE IN FUGA - “Adesso la Juve è in fuga perché ha avuto una continuità straordinaria fino ad ora. A noi tocca rincorrere e fare il massimo per riavvicinarci più possibile”.


IL GESTO DI MOURINHO - Alla domanda sull'esultanza provocatoria di Mourinho al fischio finale di Juve-Manchester United, Ancelotti risponde con sarcasmo: "Come? Non ho capito", sorride l'allenatore portandosi la mano all'orecchio come il portoghese. Poi torna serio: “Penso che ognuno di noi abbia una responsabilità sul campo, prima durante e dopo le partite. Ma essere insultati per 90’ non fa piacere, quindi la reazione di Mourinho è comprensibile, anche perché non è stata volgare ma ironica. Ma questa è una cultura generale del calcio italiano, non succede solo allo Stadium, ma anche a Napoli e Milano".