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Carlo Ancelotti si racconta a Il Corriere dello Sport. L'ex tecnico del Napoli ora all'Everton non crede alle voci sulla preparazione e cioè che ci vogliano 4-5 settimane di allenamenti prima di riprendere il campionato: "Ciò che conta adesso è contrastare efficacemente il virus, lo ripeto. Poi, certo, se sarà possibile proseguire la stagione, bene, altrimenti amen. Mi fa ridere chi insiste a fare discorsi sui tempi per la preparazione, c’è addirittura chi parla di tre settimane di allenamento. Son cazzate. È una barzelletta, quello della preparazione è un falso mito. Ricordo che nel 2006, per via di Calciopoli, il Milan uscì inizialmente dai primi quattro posti e quindi dall’Europa, d’un tratto per non far retrocedere la Lazio ci venne tolta una parte della penalizzazione e fummo costretti a fare i preliminari di Champions. Dovetti telefonare ai ragazzi che erano in vacanza perché quattro giorni dopo avremmo dovuto affrontare la Stella Rossa. Cafu rientrò dal Brasile ventiquattr’ore prima e giocò novanta minuti. Se vuoi ti ricordo come andò a finire a maggio. Ma credo che tu lo sappia già".

IBRA - "​Ricordo anche che sempre nell’estate di Calciopoli stavamo per prendere Ibrahimovic, va bene, va bene, va bene. E quando finalmente Galliani riuscì a convincere Berlusconi, Zlatan si era già messo d’accordo con l’Inter".

KLOPP - "L'altro giorno ho sentito Klopp, mi ha detto che far giocare la partita in quelle condizioni è stato un atto criminale, penso che avesse ragioni".