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L'8 settembre del 2011 era naturalmente il 68° anniversario dell'armistizio tra l'Italia e le Forze Alleate. Sento in lontananza l'eco di migliaia di “chissenefrega” provenienti da ogni parte dello Stivale. In quella tiepida sera avveniva anche (... soprattutto) l'evento degli eventi, per chi ha il cuore strisciato in bianconero. Si inaugurava lo Juventus Stadium in un tripudio di luci, fuochi, nostalgie e buoni propositi per il futuro. Ecco che sento cambiare l'eco. Un “Ahhh, behhh!!!” lungo come la penisola si espande nell'aere.

Qualche giorno dopo l'inaugurazione, ancor prima della prima di campionato (in realtà era la seconda, ma la prima non fu disputata e poi recuperata più avanti), sul sito ufficiale compariva una stupenda novità. Ci si poteva individuare in una fotografia rivoluzionaria che aveva immortalato tutti i presenti. Una sola immagine a 360°, straordinario. Il pezzo in cui la moglie ed io siamo intenti a seguire Juventus–Notts County, ignari del mega click, fa bella mostra sulla mia scrivania e talvolta in mezzo ad un libro in via di lettura.

Tutto generosamente offerto dalla Organizzazione della serata e morta lì? Manco per sogno. Era talmente evidente che, attraverso un accostamento “soft” la Security dello Stadium aveva lanciato un messaggio forte e chiaro: attenti, che vi controlliamo e sappiamo dove vi sedete, come siete fatti e che cosa state facendo. Da quel momento era pure chiarissimo il fatto che non ci fosse necessità di barriere tradizionali: tanto le telecamere vigilavano.

Mi chiedo se l'idiota che si è autoproclamato enormemente spiritoso, imitando le ali di un aereo (qui il fatto) in atterraggio in una buia giornata di 70 anni fa, sulle colline sopra Torino, fosse presente l'8 settembre del 2011, più o meno là dove ha dato luogo alla sua bravata imbecille. E sulla balaustra del 2° anello, per la serie “ti individuiamo in un amen”.

Onore ai “ragazzi” che hanno esposto lo striscione in curva sud. Molto meno onore ai deficienti che hanno cercato di sporcare la cosa con una sovrapposizione di una vecchia fotografia. Così, per confondere qualche giornalista della stessa portata mentale. Povera Italia.

Eppure l'idiota di cui sopra, che per la serietà e la solerzia della società Juventus F.C. d'ora in avanti girerà al largo dall'Allianz Stadium ed era il minimo, è servito per ribadire la netta sensazione di sicurezza e comfort dell'impianto juventino. Non sembra poi così lontana la meta di uno stadio in cui le leggi restano tali e quali a quelle che sono in vigore “fuori” da qui. Se così fosse dappertutto poi, sarebbe il massimo.

L'Allianz Stadium, a differenza di tanti impianti fatiscenti sparsi da nord a sud, è a tutela dell'incolumità degli “abitanti” e perfettamente in grado di isolare gli idioti. Non i tifosi, non chi va sopra le righe per troppo tifo, non chi lo vive come casa propria, ma gli idioti. Per i quali prego, supplico il DASPO ETERNO.

Di fronte ai caduti ci si deve raccogliere in ricordo silente, qualunque maglia abbiano vestito. Senza aspettarsi nulla in cambio, solo perché lo stile e l'educazione lo dice. Chi non si sintonizza su questa lunghezza d'onda, non è degno della Juventus e dello Stadium. E lo Stadium sa come liberarsene.