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Allegri, non rovinarci Chiesa. Non sarà una buona prestazione con lo Spezia a rasserenare i tifosi bianconeri sull’utilizzo di Federico. Il problema di fondo ormai è chiaro a tutti: per Max, non è un titolare. Ne parlavo su calciomercato.com già il 10 agosto (potete recuperare l’articolo intitolato: “Juve, Allegri eviti il rischio super-sub per Chiesa”). Avevo nasato il problema. Che è poi sempre il solito, l’ossessione del tecnico livornese. Difendere. Difendere alla perfezione affinché l’avversario “rimbalzi”. Ha usato proprio questo termine, ieri, in conferenza stampa, riferendosi alla partita col Milan fino al gol di Rebic. Finché gli altri “rimbalzano” c’è possibilità di vincere, questo il succo. Ma se il ‘corto muso’ è una testa mozza da imbalsamare e mettere in una teca fino al triplice fischio dell’arbitro, allora servono guardie, polizia, non giocatori come Chiesa. Quando Allegri dice di aver sbagliato i cambi contro il Milan, non credetegli, è solo una maniera più obliqua e sarcastica di rimproverare i vari Chiesa, Kean e Kulusevski. Ma perché trattare come un novellino un giocatore che ha vinto l’Europeo da protagonista? Chi gli chiedeva a Chiesa di imparare tutto quello che dovrebbe imparare ora, mentre giocava spensierato e con abnegazione per l’Italia di Mancini? Forse Allegri dovrebbe riflettere su una cosa: è solo e soltanto il suo stile di gioco che sta pesando sul rendimento di Federico, non è Chiesa che deve studiarsi i trattati e tormentarsi per un passaggio sbagliato o una diagonale tardiva. Ma che clima è questo? E cosa può darti Chiesa dal minuto 72 in avanti se nell’ultima mezz’ora rinunci a giocare a calcio?