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Da insostituibile a... riserva. Mario Mandzukic cambia ancora e si trasforma, ma questa volta il suo destino sembra essere diverso. Sì, perchè la "nuova evoluzione" lo porta fuori dall'undici iniziale. In realtà a cambiare non è solo lui, ma tutta la Juve che nelle gare fondamentali sceglie la sicurezza e studia la nuova veste. Quale?

IL NUOVO TRIO - Più rapido, meno fisico. E' questo il nuovo trio di Allegri, quello che può portare la Juve in alto, rilanciarla e farle vincere tutto. Sì, perchè lì davanti c'è bisogno di velicià, di guizzi, di chi salta, l'uomo... e a sottolinearlo è lo stesso allenatore bianconero: "Più che Dybala, che ha anche bisogno di giocare, devo valutare tra Higuain e Mandzukic. Il primo perché ha preso un'altra botta nella punizione che ha portato al gol con l'Udinese. Chi deve fare gli straordinari è Douglas Costa, ma vedremo oggi magari deciderò di non farlo giocare".

PRECEDENTE - Un po' vago, come spesso accade, ma Allegri sembra avere le idee chiare. E non si tratta di una sola semplice partita. Ogni anno, Allegri trova nuove idee e stimoli, per riscoprire la sua Juve, per farla più bella: prima è stato Mandzukic esterno, ora Douglas Costa insostituibile. 

IL FUTURO - La chiosa di Allegri è chiara - "E' sempre stato importante e sempre lo sarà" -, eppure anche lui sa che una trasformazione ora è necessaria, tanto quanto vicina. Il mercato nella scorsa sessione estiva ha portato molti cambiamenti e novità e, al netto degli infortuni - Bernardeschi e Cuadrado - e di quel Pjaca che rientrerà a giugno, i posti sulle fasce esterne potrebbero scarseggiare ancora. Mandzukic fatica ad essere una riserva, come dimostrato anche in passato, e così lo scenario che può aprirsi è quello di un addio a fine anno, a patto che per il croato ci sia un progetto ambizioso, proprio come lui. Niente Cina, l'offerta è già stata rispedita al mittente tempo fa, ma nemmeno un presente e un futuro da gregario...