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Una cosa è certa: in termini di gioco e coinvolgimento, ancor prima che di risultati, rispetto allo scorso anno la Juventus può solo migliorare. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, il miglioramento è ancora molto lontano. D'accordo, è solo calcio d'agosto e i risultati del pre-campionato non contano: per antonomasia sono altri che festeggiano sotto l'ombrellone. È vero altrettanto, però, che pur sempre ad agosto si inizierà a fare sul serio - tra una settimana appena - e che alcune indicazioni dalle uscite fin qui effettuato si possono già trarre. 

STESSO COPIONE - La più lampante è che nonostante sia cambiato qualche interprete, il copione recitato dalla Juventus sembra sempre il solito. Ed è un copione triste, noioso e improduttivo. A dispetto dei nuovi innesti anche nello staff tecnico, con l'ingresso di Paolo Bianco, non si sono viste ancora novità sul piano del gioco. E ogni reparto, per motivi diversi, soffre. L'attenuante? Se è vero, come detto da più giocatori, che la Juventus sta cercando di cambiare impostazione di gioco facendo leva sul concetto di riaggressione della palla immediata, ci vorrà tempo perché si vedano i primi risultati. Ma il tempo questa Juve ce l'ha? L'anno scorso l'avvio balbettante è costato ogni sogno scudetto. Quest'anno si è messa di traverso anche la sfortuna: in una fase di transizione tecnico-tattica, il talento di Pogba avrebbe fatto comodo. Allegri dovrà arrangiarsi. E far svoltare questa squadra.