Allegri contro Pioli: sfida tra due uomini 'soli'
Hanno ancora un anno di contratto, Allegri più staff , Pioli più staff . I contratti di divorzio da Juve e Milan, scrive Tuttosport, assomigliano a un gigantesco labirinto con minuscola via d’uscita, perché c’è in gioco l’orgoglio, quasi più dei soldi. Allegri è in linea con gli obiettivi stagionali e perciò si sente in diritto di puntualizzare con i numeri, anziché le telechiacchiere. Più o meno lo stesso vale per Pioli, che però sconta un declino tristemente punteggiato dai derby persi a San Siro.
Rivoluzione in società
Più in generale, anche la situazione intorno ad Allegri e Pioli è cambiata in maniera simile. Là dove c’erano Marotta, Nedved e Paratici, più Cherubini e struttura tecnica ambiziosa, adesso c’è solo Giuntoli. Là dove si stagliavano le figure di Boban e Maldini, più Massara e compagnia, adesso si affaccia Ibrahimovic accompagnato da Moncada, si legge. Non è la stessa cosa. E pure se le liste per il privé della tribuna d’onore sono state anche piene di imbucati, semplicemente a scorrere gli staff dirigenziali si intuisce che Juve e Milan non hanno più la potenza (e un po’ la prepotenza) dei tempi d’oro.
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