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Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Atalanta.

ATALANTA - "Che reazione mi aspetto? Domani è una partita tra due squadre che lottano per ora per il quarto posto. Complimenti all'Atalanta, ottimo lavoro da anni. Merito della società, di Gasperini. Hanno ottenuto risultati importanti e stanno facendo bene in Champions. Possono passare insieme al Milan, sarebbe bello se potessero passare tutte le italiane agli ottavi, si tornerebbe a dire che il calcio italiano è diventato più forte. Poi magari andiamo fuori ed è il contrario... Partita difficile giocare con loro è complicato, bisogna giocare bene tecnicamente, squadra fisica, sarà una bella partita".

NON SI PUO' SBAGLIARE - "L'hanno capito? La partita che contava l'abbiamo vinta a Torino, dispiace per Londra, siamo la Juve e fare queste figure non va bene. Ma la partita è stata in equilibrio fino al 55'. La squadra ha fatto un buon primo tempo, paradossalmente meglio a Londra nel 1T che in casa qui, a Torino abbiamo gestito meno la palla e difeso di più. Dopo il secondo a Londra ci siamo sciolti, avevamo la possibilità di poter perdere con un gol di scarto, per poi giocarsi il primo posto con la differenza reti se loro avessero vinto a San Pietroburgo. Gli ottavi però sono un obiettivo raggiunto. Abbiamo un mese importante per rimanere attaccati, rosicchiare qualche punto. Domani è importante, non è decisiva. Le partite molte importanti saranno le prossime 6 fino alla fine del girone d'andata".

COSA FARE - "Una partita di grande rispetto, l'Atalanta è una realtà del campionato. Squadra fisica, che segna molto, che concede anche. Bisogna essere bravi a fare una partita sotto l'aspetto offensivo molto buona, realizzativo, e sotto l'aspetto difensivo". 

INFORTUNATI - "Chiellini e Bernardeschi hanno lavorato con la squadra. Ramsey non è a disposizione, De Sciglio a disposizione martedì. Bernardeschi ha lavorato con Chiellini, con la squadra, oggi valuterò nell'allenamento, l'ultimo vero, domani sono palle inattive. Valuterò chi avrò a disposizione. Stanno rientrando tutti. Fisicamente siamo in una buona condizione, pronti per fare una bella partita".

TATTICAMENTE - "Senza Danilo difesa a 3? Non abbiamo mai impostato a Londra, Cuadrado era il terzo difensore perché ci costringevano nella fase difensiva a stare dentro. De Ligt a tre? In questo momento qui si va avanti tranquillamente con la difesa a 4".

RAMSEY - "Ha questo problema al flessore che ha avuto dopo il rientro dalla nazionale nei due allenamenti. Momentaneamente non è disponibile".

DYBALA - "Buona condizione, credo che partirà dall'inizio".

PELLEGRINI - "Sta crescendo, non ho ancora deciso se giocherà lui o Alex Sandro. C'è chi ha giocato tanto, avere giovani dietro che sono in buona condizione è un vantaggio. Domani deciderò. Alex Sandro è in buona condizione, a Londra non ha fatto una brutta partita". 

DOPO LONDRA - "La sfuriata non serve più? Non ci sono protocolli. Si perde, c'è la sfuriata. Si vince, siamo contenti. Ci sono momenti in cui si perde e c'è da restare calmi, si vince e c'è da arrabbiarsi, si perde e c'è la sfuriata, si perde e non c'è da arrabbiarsi. Ci sono momenti da gestire, valutazioni momentanee per trovare le migliori parole da poter dire alla squadra. La squadra dopo una partita importante come quella di Roma, con un grande dispendio di energie, è arrivata a Londra giocando un buon primo tempo. Poi ci siamo sciolti. La brutta figura c'è stata e rimane, ne siamo dispiaciuti, ma la partita da vincere era quella all'andata. Contro i campioni d'Europa e in testa alla Premier League. Ha subito solo un gol dopo non so quante partite, e l'ha subito a Torino contro la Juventus. In Champions hanno preso solo un gol".

RUOLO DYBALA - "Le squadre di Gasperini giocano uomo a uomo a tutto campo, se la palla esce sul centravanti quest'ultimo con le qualità tecniche deve essere il regista della squadra. Che ci sia lui o un altro, contro le squadre di Gasperini il centravanti è fondamentale". 

ATTEGGIAMENTO - "Il problema è che non abbiamo fatto risultati con le piccoli. Ora abbiamo un mese. Domani sarà di grande livello contro una squadra importante, poi le ultime cinque che sono quelle che sono state il nostro tallone d'Achille. Serve equilibrio e un approccio diverso. Bisognerà fare queste gare in modo diverso sicuramente, le altre le abbiamo pagate a caro prezzo. Su questo non c'è dubbio. Domani è difficile, impegnativa, bella da giocare. Ci sono tutti gli stimoli. Eravamo un po' abbacchiati dopo Londra, ma ieri la squadra ha fatto un bell'allenamento": 

CHIESA - "Involuto? Con la Lazio ha fatto una bella partita, ha avuto occasioni per far gol, che sono nelle caratteristiche. A campo aperto diventa devastante. L'altra sera è stata una partita diversa, il livello era diverso. Ha fatto cose buone anche l'altro giorno, Federico ha qualità straordinarie, tecnicamente è di altissimo livello perché quando stoppa la palla è bravo, come tutti ha bisogno di lavorare per migliorare in certe situazioni. Sono contento di quello che sta facendo. La posizione? Che ci sia Dybala o meno cambia poco per lui". 

ARTHUR - "Non so se giocherà, ma sono molto contento perché è un professionista serio, ha entusiasmo, fa sempre il meglio ed è a disposizione della squadra. E' la cosa più importante". 

PRESSIONI - "C'è chi fatica? Ciò che è stato negli ultimi anni è il passato, sono giocatori diversi. Squadra con giocatori di ottima qualità, va fatto un percorso di crescita generale per migliorare i singoli e la squadra e per tornare ai risultati di prima. La Juve partecipa a tutte le condizioni, ora la cosa più negativa è il ritardo con i punti nel campionato. Abbiamo lasciato troppi punti per strada con le medio-piccole, non possiamo cambiarlo ma guardare a ciò che bisogna fare per migliorare. Giocheremo la Champions a marzo, quando sarà un'altra stagione e bisognerà arrivarci bene, con tutti a disposizione. Le stagioni non sono uguali, a marzo ce ne sarà completamente un'altra".

KULUSEVSKI - "Sta un po' meglio, ha il problema al dente, era infastidito ma si è allenato. A Roma ha fatto una buona partita". 

TROVARE LA QUADRA PRIMA - "Non è questione di mesi complicati, quando ho parlato col presidente lui mi ha chiesto di tornare alla Juve, di collaborare e lavorare con la società per far tornare la Juventus sostenibile per conto proprio e cercando di ottenere risultati. Che poi questi risultati arrivino in un anno, sei mesi, due anni, lo vedremo. Ci mettiamo tutto l'impegno per farlo accadere. E' normale, non è assolutamente una vergogna. Era impensabile che la Juventus potesse vincere per 20 anni di fila. Era normale che l'Inter, il Milan tornassero, il Napoli lo stesso, l'Atalanta è una realtà. E' un campionato tornato equilibrato. La squadra ha bisogno di lavorare. Ci sono stati cambiamenti, tanti giocatori, ma ci vuole pazienza. Poi potevamo fare meglio sicuramente e tutti ce lo auguravamo. Quando ho parlato di campionato equilibrato e di assenza di un valore assoluto, come poteva esserci tre anni fa, credo sia chiaro. Con la società siamo allineati, sappiamo dove dobbiamo andare".

FARE LA PARTITA - "Più complicato? Ma no. Questa Juventus deve continuare a lavorare, la squadra è ottima, i ragazzi si stanno impegnando per migliorarsi e migliorare la classifica. In questo momento, ci penalizza la differenza reti. Quello è un dato inconfutabile. Si può parlare di possesso, tiri in porta... ma dalla differenza reti non scappi. Magari da domani faremo 4 gol a partita, i gol nelle gambe Dybala, Morata, Chiesa, Kulusevski, McKennie... ce l'abbiamo! Ne abbiamo fatti meno, magari cambia tutto ma abbiamo fatto 18 gol e subiti 15. Le squadre che ci stanno davanti: subiti 15 Milan, 15 Inter, 7 il Napoli. L'Atalanta non so. Poi hanno fatto 30 e 28. Altri numeri. Il calcio è cambiato e sono d'accordo con tutti, ma una cosa non cambia: la differenza reti. Da lì non si scappa. Si può raccontare tutto, tre giorni a parlare, a dire cosa fare, poi c'è la differenza reti. Ti fa vincere i campionati. Poi divento noioso, sono anche passato, però i campionati li vinci se hai una differenza reti tra non subire e fare. Da lì può venire anche il Padre Eterno a dire come si gioca. E lì ti direbbe: hai ragione! Piaccia o non piaccia, avete mai visto una squadra che fa meno gol di quelli che subisce? Matematica. A meno che non si vinca 10-0. Poi li ridistribuisci per 8 partite e tiri su i punti. Credo, eh. Poi c'è chi fa i numeri, le date, le robe... è divertente. Ogni tanto accendo e ascolto".