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Non era una novità, però di questi tempi fa notizia ogni movimento, ogni spostamento. Massimiliano Allegri non era contento del secondo tempo bianconero contro la Fiorentina: come tutti, anche lui ha visto una squadra dai due volti. E se l'inizio gara gli aveva dato buone sensazioni, quantomeno di una squadra assolutamente in convalescenza, la ripresa gli ha ricordato come questo gruppo - almeno in termini di coraggio - debba ancora crescere. 

Forse è qui che sente di aver perso terreno, Massimiliano Allegri: nella crescita mentale della squadra. A confermarlo è arrivato anche Manuel Locatelli: "Ci siamo visti vicini all'Inter e siamo crollati". 
 

Cos'è successo negli spogliatoi dopo Juve-Fiorentina


Ecco, sull'aspetto della tenuta mentale è tornato Allegri, che ha rimproverato alla squadra eccessiva prudenza, con toni alti ma non lontani da quanto già visto e prodotto in questa stagione. Per capirci: ha pensato e immaginato di dover alzare la voce, quindi ha agito. La Juve non si può più permettere di tirare il freno a mano nel momento più caldo della stagione, quando l'obiettivo è davvero a un passo. 

Quando sarà raggiunta la qualificazione in Champions - e solo allora -, Allegri parlerà con la dirigenza e riceverà eventuali comunicazioni sul futuro. Tutto lascia pensare a una separazione. Thiago Motta è il maggior indiziato per prendere il suo posto.

 

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