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Ieri sera Massimiliano Allegri ha incartato decisamente Maurizio Sarri, tanto da far perdere lucidità in tutto e per tutto alla Lazio e al suo allenatore. Biancocelesti sterili e Juventus che ha segnato sì con due rigori, ma con un computo complessivo di tiri che recita 16-9 per i bianconeri.

Tutto molto vero e tutto molto bello, alla faccia dei soliti mugugni sul gioco allegriano. Però dobbiamo riconoscere un fatto. La svolta tattica della partita è arrivata a causa di un cambio obbligato, dovuto all'infortunio di Danilo (che speriamo non sia grave, naturalmente!).

Nel primo quarto d'ora di gara, infatti, la Lazio stava prendendo campo e la Juve era rintanata con linee serrate ma più che altro schiacciate, senza riuscire a orchestrare un'uscita palla decente dalla difesa. Dopodiché, costretto a togliere il povero Danilo, Allegri ha per forza di cose attinto alla batteria di esterni a sua disposizione e ha trasformato il 4-4-2 in 4-3-3, arretrando Cuadrado e inserendo Kulusevski. La mossa definitiva che ha mutato il match nella lezione calcistica che è stata poi la partita: 2-0 "all'inglese", meritato, alla grande.

Ma appunto, il buon Max non dimentichi quel primo quarto d'ora in cui la squadra stava andando in apnea. Come sarebbe andata senza l'incidente/accidente del guaio muscolare del jolly difensivo brasiliano?