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Un Allegri furioso. A Udine sono volate le urla, perché Max non è riuscito a digerire la rimonta dell’Udinese e le circostanze che l’hanno innescata. Lo scrive Tuttosport, che racconta come le papere di Szczesny abbiano compromesso risultato e vittoria, ma anche come alla base dell'arrabbiatura ci sia l'atteggiamento che, nella parte centrale della ripresa, ha visto la sua Juventus meno concentrata, meno sul pezzo, meno cattiva di quanto la volesse. Tra domenica e ieri il tecnico ha avuto modo di esprimere il suo disappunto, come già aveva fatto in conferenza stampa: "Non si possono prendere due gol in una partita come quella odierna, non dovevamo assolutamente prendere due gol. Bisogna lavorare e registrare bene questi momenti della partita. Non è una questione tecnica, ma di testa: i gol gli avversari devono farli quando se lo meritano, non quando facciamo noi errori così. Gli errori tecnici capitano, ma oggi è stata questione di testa. Dovevamo partire con una bella vittoria, netta e invece... Il fatto è che in quel momento lì la palla doveva andare in tribuna o fuori dallo stadio, perché da quell’episodio poi siamo qui a discutere di un’Udinese che ha fatto un’ottima gara". 

DISCIPLINA - Un’analisi piuttosto spietata quella fatta alla squadra, che porta a un Allegri arrabbiato. Sa perfettamente quanto pesino i punti gettati in provincia e quanto conti partire al pari delle altre. E poi? C’è un altro elemento da tenere presente: Allegri è arrivato a Torino per il suo secondo mandato, scrive il quotidiano, con il compito anche di ripristinare una certa disciplina nella squadra. Ha una squadra giovanissima davanti, con qualche grande senatore e un gruppo che, negli ultimi due anni, ha vissuto molti su e giù. Ora, nonostante battute e scherzi, Max è più inflessibile. Con tutti, dai giovani a Ronaldo. E non ammette cali di tensione che sono costati molto.