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"Allegri, furia e sgridate". Titola così Tuttosport, che prosegue nell'analisi spiegando come per Massimiliano Allegri questa sfida con la Fiorentina sia stata un’occasione persa. Eppure, si legge, "il fuoco inizia ad ardergli dentro, liberando un pensiero che che pare una fiammata di fuoco potente, quando deve commentare il gol del pareggio preso su contropiede a seguito di un angolo a favore!". "Se mi ha fatto arrabbiare? Arrabbiare è dire poco. Abbiamo - ha detto allegri - avuto fretta di calciarlo quel corner, invece serve pazienza perché eravamo messi male. Ma non solo. Quell’angolo è stato frutto di un’occasione del raddoppio per noiche chiedeva una cattiveria  diversa. Quando dico che serve sapere gestire al meglio le palle pesanti intendo dire che certe partite prendono una piega piuttosto che un’altra proprio se riesci a capitalizzare un certo tipo di opportunità. In quel momento, se avessimo segnato il 2-0 avremmo ucciso la partita e invece ecco il loro pareggio e tutto quello che ne è poi scaturito. Il tiro lo puoi anche sbagliare, ci mancherebbe, ma la cattiveria deve esserci e invece io in quel frangente non l’ho vista. E’ qui che ci deve essere un cambio di mentalità".

Rabbia e qualche rimpianto per una squadra che aveva indirizzato bene il sabato e poi ha avuto un altro blackout. Allegri, naturalmente, non è esente da colpe ma fatica a trattenere il dispiacere. La testa è già al Paris Saint Germain, dove tornerà Vlahovic dal primo minuto e dove si potrà provare a vedere una Juve diversa, anche se contro le superstar parigine sarà complesso. Una cosa è certa: questa Juve non basta e non può bastare.