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Come racconta La Gazzetta dello Sport in edicola, la sfida tra i due tecnici è stata altamente simbolica. Massimiliano Allegri è stato schiacciato dalla legge del contrappasso: Unai Emery, il suo vicino di panchina, ha preparato una gara “allegriana”, di gestione e di ripartenze. La Juve ha pagato la colpa di non aver capitalizzato neppure una delle diverse palle gol create nel primo tempo, quando ha dominato sì, ma con il freno a mano tirato, senza la cattiveria necessaria.