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Quando sei martello, è giusto e lecito che tu provi a battere il più possibile. Ma se sei incudine, detti a parte, è il momento di piegarsi in un angolo e sperare che il destino non ti faccia poi così male. Sono momenti. Della vita e del calcio. E come tali passeranno soltanto in base a situazioni e sorte che vai a crearti. Ecco perché non si spiega una roba: come mai Allegri chiede la luna quando non può permetterselo?

SENZA SENSO - Ci spieghiamo meglio: nell'incontro di domani, quando il tecnico livornese vedrà Andrea Agnelli per disegnare la sua idea di Juve del futuro, verosimilmente farà una lista della spesa e una lista degli esuberi. A prescindere da chi ci sarà, la spaccatura tra dirigenza e allenatore sembra chiara proprio sul modus operandi (mai successo prima): Max vuole una mini rivoluzione, il presidente vuole centellinare e puntellare quanto già costruito. L'ha palesato pure Nedved, prima della sconfitta contro la Roma: questa squadra è difficilmente migliorabile. E aggiungiamo noi: c'è un bagaglio tecnico talmente elevato - e mal sfruttato - che non credere alle seconde chance equivale probabilmente a utilizzare tonnellate di plastica davanti agli occhi di Greta Thunberg. Sacrilegio. E conoscendo l'orgoglio di Max, da una spaccatura si può tranquillamente passare a un crollo definitivo.