'QUESTIONE DI STIMOLI' - Si prenda il Chelsea, pronto a salutare Antonio Conte e ad accogliere un nuovo allenatore a Stamford Bridge: i Blues vedono in Luis Enrique il primo candidato per la panchina, ma dall'Inghilterra i rumors sull'interesse da parte di Abramovich per Allegri non accennano a terminare. Il tecnico bianconero, dalla sua - come ribadisce l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport - non nega l'ipotesi divorzio: molto dipenderà da un finale di stagione concentrato in poche settimane, in cui la Juventus si giocherà tutto, in primis quello scudetto identificato come obiettivo principale fin da agosto. "E' una questione di stimoli", spiega Max, lasciando aperto uno spiraglio che potrebbe cambiare le carte in tavola.
E LA JUVE? - Qualora Allegri dovesse - in un'ipotesi che al momento appare comunque remota - lasciare Torino in anticipo rispetto alla scadenza del proprio contratto fino al 2020, la Juventus non vuole di certo farsi trovare impreparata e studia già la possibile contromossa. In questo senso, nel lotto degli eredi dell'allenatore livornese ci sono due possibili, clamorosi ritorni, oltre alla pazza idea Carlo Ancelotti, anticipata già due giorni fa. Le ultime due alternative portano a uno dei tecnici più interessanti nel panorama della Serie A e a Diego Simeone, stratega dell'Atletico Madrid.
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