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Massimiliano Allegri ha parlato dal palco dei Gazzetta Awards durante la premiazione come tecnico dell’anno: “Allenare è stata la mia sfida, io amo le cose impossibili… o quasi. Quando sono arrivato mi tiravano le uova, dissi “speriamo che tra un anno smetteranno”. Ne parlavo col presidente Agnelli, tutte le squadre che ho allenato mi hanno dato qualcosa”.

ERRORI – “Quando ho fatto l’ultimo? Col Manchester (Juve da 1-0 a 1-2, ndr), a volte con i cambi perdi le partite. Ho sbagliato, altre volte è andata bene.

LE SUE STELLE – “Ronaldo avrebbe meritato il Pallone d’oro, la vittoria di Modric sarà uno stimolo in più. Bentancur? E’ giovane, è migliorato molto, ora fa meglio la mezzala che il centrale, in questo dovrà migliorare. Chiellini? Ha tranquillità nel gestire le partite. Assieme a Sergio Ramos, è il più forte”.

L’INTER  - “Marotta mi ha voluto alla Juve. Ora è all’Inter ma venerdì ha detto che non viene. Metterò 11 giocatori in campo e spero di fare risultato contro una grande squadra. Una partita bella, affascinante, come sempre da cinque stelle di difficoltà. Spalletti è un grande allenatore. Se mi piacerebbe avere Icardi? Ho un grande attacco, sono già molto contento”.

SETTORE GIOVANILE – “Bisogna lavorare molto sui settori giovanili. E fare due passi indietro nelle tradizioni calcistiche italiane. L’Italia ha avuto tantissimi grandi allenatori prima di Sacchi, ma di loro abbiamo buttato tutto. Si pensa che il calcio vada verso una scienza esatta, ma per me è un gioco di conoscenza. Se prendi 20 ragazzini e li lasci lì, dopo due mesi torni e sono tutti migliorati”.
 
AMBRA – “Viaggiamo sereni, col vento in poppa”.