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C'è un messaggio forte dalla conferenza stampa di ieri che è passato un po' in sordina. Tra le tante parole della vigilia e i vari segnali mandati qua e là, ci sono parole di Max Allegri che colpiscono, per forza e per cambio di rotta rispetto al recente passato. Il tecnico le ha indirizzate ad Adrien Rabiot. Il francese fino ad ora è sempre stato coccolato, gli è stato ricordato quanto possa essere forte, sono stati sottolineati i suoi mezzi atletici e tecnici, pur chiedendogli di più. Toni pacati, accomodanti, un modo di intervenire per dare fiducia al giocatore e recuperarne prima di tutto la testa. Ecco, fino ad ora. Sì, perché se il linea di continuità con il recente passato Allegri ha ripreso questi concetti, ha anche adottato un metodo più secco. Basta pacche sulle spalle, ma un messaggio deciso, forte. Quale?

'SAREI ARRABBIATO' - Eccolo: "La differenza nei giocatori, alla Juventus uno difficilmente può essere discusso. La differenza nella carriera passa nella testa, dall'obiettivo personale al servizio della squadra. Dalla voglia di migliorarsi e mettersi in discussione. Dagli allenamenti, dalla cattiveria che ci mettono. La carriera passa da lì, fa quello la differenza". Parole chiare per il presente e per il futuro, completate da un discorso che va a pizzicarne l'orgoglio: "Quanti giocatori bravi si sono persi? Perché mancava un pezzetto. Io fossi in lui sarei arrabbiato con me stesso, è il terzo anno qui, avrà fatto dieci gol in due campionati. Non esiste! Deve partire prima, calciare meglio.... sono tutte cose che deve migliorare. Credo che quest'anno lo farà". Max si aspetta una reazione e non gliele manda a dire, dopo tre anni serve sicuramente più di uno 0-0 continuo nel rendimento, con pochissimi alti e troppi troppi bassi.