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L’ora scelta per la sua performance, mezzanotte e dieci minuti, è quella preferita da lui e dal suo antico amico
Galeone entrambi ottimi frequentatori del tabarin.
L’abbigliamento e la compostezza gestuale sono impeccabili. Lo smoking gli si addice, forse più di una tuta, e rende ancora più credibile il suo “aplomb” di livornese fumo di Londra. Ammicca alla giuria toccando le corde delle piccole ma profonde emozioni raccontando di quando, ragazzino, seguiva papà e mamma nelle balere dovesi esibivano con grande valore. Poi mette le mani avanti confessando che anche a lui ballare bene piacerebbe molto ma che farà ciò che potrà infischiandosene dei voti perché alle insufficienze ci è abituato fin dai giorni in cui andava svogliatamente a scuola. Infine, memore della sua professione vera, sentenzia che il ballo è come il calcio laddove per entrambe le discipline è questione di rispetto dei tempi. Non resta che cominciare.

Alla nuova edizione di “Ballando con le stelle” la star di punta è lui, non fosse altro per il tempo che non ricompariva in pubblico. Massimiliano Allegri, allenatore da più di un anno senza panchina, che ha ceduto alle lusinghe di Milly Carlucci e di un piccolo rimborso spese della Rai accettando di essere ballerino per una notte. Lo attende la prova di un tango rivisitato dai “Coldplay” ovvero una tra le danze più fisiche e persino erotiche dell’intera categoria.

Dal “tanguero” ci si aspetta partecipazione quasi carnale e assoluta tensione emotiva che dovranno fondersi
naturalmente con quelle della compagna. E Allegri ha fior di partner in tal senso.
La sua partner e maestra era
Roberta Beccarini, la stessa che danzò con Roberto Mancini, allora disoccupato, portandogli fortuna visto che
poco dopo venne ingaggiato come CT dalla Federazione azzurra.

Il risultato, per Max, è in perfetta sintonia con quelli che otteneva allenava la sua Juventus. Più che danzare fa
da "palo” alla sua compagna la quale piroetta e gli si avvinghia persino addosso senza che lui si scomponga più
di tanto. Per certi tratti il tango si trasforma in una solitaria performance di lap dance. Malgrado ciò, alla giuria piace l’esibizione e la coppia rimedia i punti necessari per rendere la classifica ben più che dignitosa. Allegri ha fatto il suo, come sempre. Fedele alle sue teorie professionali. Contano i numeri, non lo spettacolo.