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Cosa pensa Allegri del Real Madrid, lo ha fatto capire lui stesso parlando di Dybala: «Se vuole andare in un club più grande della Juve può scegliere solo il Barcellona, il Bayern o - appunto - il Real». Il club bianconero, dunque, è vicino al vertice, ma il club di Florentino Perez è tra i pochissimi che gli è superiore: lo dice la storia, del resto, anche recente. Eppure Max, quando lo ha chiamato il potentissimo (e sufficientemente arrogante) presidente spagnolo, gli ha detto: «Grazie ma no, non si può fare: rimango alla Juve».

E' quasi impossibile dire di no al Real Madrid, lo insegna Lopetegui che ha tradito la nazionale pur di non lasciarsi sfuggire l'occasione di essere il successore di Zidane. Eppure Allegri lo ha fatto, mostrando una serietà che dovrebbe essere la norma ma nel calcio diventa l'eccezione: la Juve può essere orgogliosa di avere un allenatore così. E' vero che - se avesse chiesto al club bianconero di andare a Madrid - avrebbe creato un caso internazionale, tradendo la parola e il contratto, ma pochi giorni dopo abbiamo capito che per certa gente non vale né l'una né l'altro.

C'è perfino chi solleva il dubbio sulla chiamata di Perez ad Allegri: ma davvero l'avrà chiamato? Ovvio: come potrebbe Max inventarsi una notizia del genere, che potrebbe essere smentita in un attimo dallo stesso Florentino? All'allenatore, di questa esperienza, rimane la soddisfazione di essere stato la prima scelta del Real, in netto anticipo rispetto a Lopetegui. E rimane anche la Juve. C'è di peggio.

@steagresti