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Massimiliano Allegri e Daniele Adani si trovano al centro di un vivace dibattito nel mondo del calcio, in cui si confrontano due approcci divergenti sul gioco e sulla vittoria. L'allenatore della Juventus e l'opinionista Rai rappresentano due filosofie contrastanti che hanno alimentato discussioni appassionate negli ultimi anni.

Adani, ex giocatore di Fiorentina e Inter, è un sostenitore del "calcio delle idee", convinto che la priorità di un allenatore sia creare un'identità distintiva per la propria squadra, riflettendo così la sua visione del gioco. D'altra parte, Allegri, ex allenatore del Milan, pone la vittoria come obiettivo principale, privilegiando un approccio pragmatico che si concentra sul massimizzare le potenzialità dei giocatori piuttosto che sull'implementazione di un'ideologia di gioco. Per Allegri, vincere è ciò che conta, indipendentemente dallo stile o dalla metodologia.

Lele Adani non è del tutto in disaccordo sulla rilevanza del gioco, ma differisce nell'importanza attribuita alla vittoria come unico mezzo per lasciare un'impronta nel calcio. In definitiva, il dibattito tra Allegri e Adani evidenzia le diverse priorità nel mondo del calcio, dove giocare bene e vincere rappresentano due approcci distinti ma complementari nella ricerca del successo.


Quando nasce il dualismo tra Allegri e Adani?


Lo scontro tra Massimiliano Allegri e Daniele Adani si intensifica durante le stagioni 2017/18 e 2018/19, con una data fondamentale che segna l'inizio della diatriba: il 28 aprile 2018. In quel momento, la Juventus di Allegri è al comando della classifica, mentre il Napoli di Sarri si pone come principale rivale, elogiato da Adani per il suo calcio propositivo.

L'apice dello scontro avviene dopo una vittoria della Juventus sull'Inter, quando Allegri critica le osservazioni di Adani riguardo al gioco della squadra, definendo il calcio moderno eccessivamente teorico e favorendo l'efficacia sugli schemi. La discussione si infiamma ulteriormente quando il conduttore della trasmissione, Marco Cattaneo, interviene sottolineando l'importanza degli schemi nel calcio.

Allegri, visibilmente irritato, fa un parallelo con il basket e lascia lo studio senza attendere ulteriori risposte. Questo episodio diventa un punto di riferimento per le successive discussioni tra i due, evidenziando le divergenze di vedute sulle priorità nel calcio moderno.


Tutte le discussioni tra i due


La discussione tra Massimiliano Allegri e Daniele Adani continua a tenere banco, con entrambi che mantengono le rispettive posizioni ferme. Allegri critica l'accento posto sugli schemi nel calcio moderno, sostenendo che la tecnica individuale dei giocatori sia fondamentale per il successo. Adani, d'altro canto, ribadisce l'importanza delle idee e delle strategie di gioco, sottolineando che gli schemi non sono semplici formalità, ma rappresentano vere e proprie linee guida per l'azione in campo.

La tensione tra i due sembra attenuarsi, ma solo apparentemente. Un anno dopo, il 27 aprile 2019, durante una diretta televisiva dopo la partita tra Inter e Juventus, la lite riprende. In quell'occasione, la Juventus è già campione d'Italia, ma è stata eliminata ai quarti di finale di Champions League dall'Ajax. Adani sfrutta questa situazione per ribadire le sue tesi: la Juventus, nonostante il dominio in patria, ha deluso in Europa, dimostrando che il gioco e le idee possono fare la differenza anche a livello internazionale. La discussione tra i due rimane acceso, alimentata dalle divergenze di vedute e dalla rivalità calcistica.

Adani prende l'occasione per ribadire la sua visione del calcio e esprimere il suo parere sulle prestazioni della Juventus. Critica il fatto che spesso si enfatizzi il ruolo dei singoli giocatori anziché concentrarsi sulle idee di gioco. Sottolinea che la Juventus manca di un piano alternativo e che durante la Champions League ha mostrato una carenza di azioni calcisticamente significative contro avversari di alto livello come Liverpool, Manchester City e Ajax.

Allegri non è presente per rispondere direttamente alle accuse di Adani, ma la polemica è riaccesa. Durante un'intervista successiva alla partita tra Juventus e Inter del 27 aprile 2019, Adani pone una domanda diretta ad Allegri riguardo al suo ruolo nell'orientare il gioco della squadra. Allegri risponde, sottolineando le sue scelte tattiche e le considerazioni fatte durante la stagione, inclusa la vittoria al Milan con la formazione a tre mediani. Ribadisce che il bel gioco e la vittoria non sono necessariamente correlati.


La discussione dopo l'Ajax


Tuttavia, la discussione si infiamma quando Adani tenta di intervenire e Allegri lo interrompe, evidenziando il disaccordo tra i due e alimentando ulteriormente la controversia. La discussione tra Allegri e Adani raggiunge livelli di tensione elevati, con entrambi che si accusano reciprocamente di non comprendere appieno il calcio. Allegri critica il crescente approccio teorico nel calcio italiano, sottolineando che essere un allenatore non significa semplicemente applicare schemi tattici. Adani ribatte, ricordando ad Allegri il suo stesso coinvolgimento nel dibattito teorico e sostenendo che anche lui sia un teorico del gioco.

La situazione esplode quando Allegri accusa Adani di non avere esperienza diretta come allenatore e lo invita a tacere. Adani replica, sottolineando che entrambi dovrebbero avere rispetto per il dialogo e per gli spettatori. La discussione diventa sempre più accesa, con entrambi che si interrompono reciprocamente e con Allegri che decide di abbandonare lo studio, mettendo fine al confronto.

Adani esprime la sua delusione per l'atteggiamento di Allegri, sottolineando l'importanza del dialogo e del rispetto reciproco. Tuttavia, Allegri lascia lo stadio visibilmente arrabbiato, rifiutandosi di parlare con i rappresentanti dei media della Juventus.

La discussione tra i due rivela profonde divergenze di vedute sul calcio e sul ruolo dell'allenatore, evidenziando anche tensioni personali che portano alla rottura del confronto.