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Quando Max Allegri è arrivato, aveva parlato con grande serenità e ambizione. La Juve doveva crescere, allenarla sarebbe stato divertente, in rosa trovava tanti giocatori dai margini di miglioramento importante. Gli obiettivi: creare valore e ottenere risultati. Secondo un percorso che avrebbe dovuto condurre, parole di Allegri, la Juve a potersi giocare lo scudetto a maggio perché poi è quello che conta. Da fine luglio a inizio gennaio sono passati nemmeno sei mesi. E alla Juve è già cambiato tutto, anche nelle parole e nelle ambizioni di Allegri. Che difende anche gli indifendibili, almeno pubblicamente. Perché dietro l'inversione a U relativamente agli obiettivi stagionali della Juve c'è evidentemente la consapevolezza di una rosa non all'altezza: obiettivi che secondo le ultime parole di Allegri erano già chiari all'inizio. “Sono venuto qui sapendo che era l'anno in cui bisognava cambiare la squadra, cominciare a lavorare per iniziare nel giro di un anno o due competere e lottare per lo scudetto. Ciò non vuol dire che non potevamo fare meglio in alcune partite, ma è la crescita della squadra. Ci vuole pazienza, non sono spaventato. Tutti vorremmo vincere, lottare per lo scudetto, ma ci sono momenti in cui devi costruire e tornare nel giro di uno, due anni a lottare per lo scudetto”: un manifesto al contrario, la Juve a gennaio ha già abbandonato ogni speranza di titolo. E Allegri dice che si sapeva, come si sapeva di dover cambiare la squadra. Dalle prime parole di luglio sono arrivati Locatelli, Kaio Jorge, Kean. È andato via Ronaldo. Ma la squadra davvero va cambiata anche se non si può, almeno non ora. Perché comanda il bilancio e quegli stessi giocatori sembrano invendibili. Con una controindicazione: la zona Champions è a forte rischio, questa rosa potrebbe anche non farcela e allora saranno dolori. A proposito della valutazione della rosa ci sono già alcuni, anzi tanti e forse troppi, giocatori bocciati da Allegri in ottica futura, se solo avesse la bacchetta magica praticamente mezza squadra sarebbe lontana da Torino nonostante le dichiarazioni.


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