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Dopo il nervoso postpartita di Inter-Juve, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri torna a parlare e lo fa dagli studi di Che Tempo Che Fa in onda su Rai Uno.

SULLA LITE CON ADANI - "Per fortuna mi sono arrabbiato ieri, almeno stasera sono calmo. E' questione di rispetto del lavoro, solo quello. Dopo una partita è normale che io debba rispondere alle domande. Ma che io mi debba sorbire ogni volta la ramanzina... questo no. Sono umano, accetto le critiche perché fanno parte del lavoro, ma andare a discutere del lavoro altrui quando non si è ferrati è mancanza di rispetto. E l'anno scorso accadde la stessa cosa". 

SULLA CHAMPIONS - "Il calcio è bello perché bisogna celebrare le vittorie e accettare le sconfitte, non si può sempre vincere. Maledizione? No, sono partite e va così. E' vero, la Juve non vince la Coppa da 23 anni, ma negli ultimi anni il livello europeo si è alzato notevolmente. Almeno lì siamo simpatici... (ride, ndr)".

SUL FUTURO - "Rimango alla Juve, ho ancora un anno di contratto".

SUI FESTEGGIAMENTI PER LO SCUDETTO - "Mi hanno buttato nella vasca, l'acqua era fredda. Poi c'è sempre Cuadrado con questa schiuma, che non so se è quella degli arbitri...".

SUL 'CAZZEGGIO CREATIVO' - "Sono livornese e con il mio gruppo di amici cazzeggiavo spesso. Lavorare è fondamentale, ma bisogna anche avere la capacità di staccare per poi riattivare le idee e la lucidità. Con i ragazzi mi diverto molto, guai a chi tocca i miei giocatori".

SUL COGNOME PIÙ DIFFICILE - "Per imparare Szczesny ci ho messo un anno... E' da un anno che mi metto davanti alla lavagna e mi fermo, ha una vocale sola e faccio esse, zeta, ci...".

SULL'ARRIVO ALLA JUVE - "I tifosi all'inizio mi hanno tirato di tutto. Però mi volevano bene eh...".

SULLA SUA IDEA DI CALCIO - "Se non mi diverto non riesco ad essere me stesso. Le società di calcio sono aziende, quindi ci sono risultati sportivi e non da conseguire, bisogna avere una strategia in testa. Però il calcio è un gioco, un gioco stupido per persone intelligenti".

SU CARPI-JUVE - "Quella volta ho lanciato la giacca, ma solo perché mi stavano rovinando il Natale. Negli ultimi 7 minuti abbiamo combinato di tutto e di più per subire gol".

SU RONALDO - "E' un ragazzo d'oro, un grande professionista e ci ha alzato l'autostima. E' un esempio per tutti i giovani, anche se alla Juve ci sono giocatori esperti come Chiellini, Barzagli e Bonucci. Per vincere non bastano grandi giocatori, servono uomini che abbiano grande cuore e passione".

SU AMBRA - "Ha detto che non ci sposiamo? Bugiarda, l'abbiamo già fatto! Nel senso che ci siamo sposati appena ci siamo visti".