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Possiamo ipotizzare che l'amore sia scattato non meno di tre mesi fa. Era il 20 aprile e la Primavera dell'Empoli, guidata da Lamberto Zauli, si ​presenta alla sfida con la Juventus per un match da giocare alla pari. La classifica sorride ai bianconeri, ma l'Empoli a livello di settore giovanile può dire la sua contro chiunque, anche in trasferta. Il risultato finale però, era difficile da pronosticare: un netto 0 a 5 che ha, probabilmente, fatto schizzare le quotazioni di Zauli come futuro tecnico della Juventus. 

ALZARE IL PRESSING - Ed effettivamente, la gara del suo Empoli con la Juventus, assume quasi il valore di manifesto per quanto riguarda lo stile di gioco dell'ex giocatore, tra le altre, del Palermo. Il primo gol che incassano i bianconeri nasce da un errore di Paolo Gozzi, ma ​è un errore derivato dal posizionamento dei toscani. La Juventus riparte da dietro, l'Empoli alza il pressing fino a costringere Gozzi a giocare così vicino alla linea di fondo, da rendere facile concretizzare in caso di errori. Bertolini costringe il difensore della Juve a giocare sul piede debole e infila così, da due passi, il gol con il mancino. 

SCUOLA SARRI - Forse non sarà la scuola calcistica più antica, ma se anche solo da tre anni si parla di bel gioco in Italia, non si possono non riconoscere i meriti di Maurizio Sarri. Lamberto Zauli non sarà un suo allievo diretto, ma si vedono nel suo gioco i tratti distintivi del tecnico toscano. Se non altro, per quanto riguarda il gioco senza palla: come detto, all'Empoli piace alzarsi, pressare i difensori avversari e preoccuparsi il prima possibile di recuperare palla. A volte va bene, vedi Juve, a volte meno - con il Sassuolo un mirabolante 3 a 3, dopo il doppio svantaggio - a dimostrazione che l'equilibrio, spesso, lo dettano gli interpreti piuttosto che gli allenatori. Così, con un'età media abbastanza bassa anche per la Primavera, poco più di 17 anni, Zauli ha portato l'Empoli al 13esimo posto in campionato e alla salvezza dopo i play-out con il Genoa - combinazione, con il miglior attacco tra le ultime 8 in classifica. 

SCUOLA JUVE - Vincere non basta più, o meglio, non solo. Questa sembra essere la filosofia intrapresa dalla Juventus che sta riformando non solo il proprio status quo quanto la mentalità, direttamente dall'interno. Per questo, l'ingaggio di Zauli si inserisce perfettamente in un disegno generale di più ampio respiro, che, alla Scuola Sarri, preferisce apporre un altro sigillo: quello di Scuola Juve.