Uno dei punti fermi della strategia della Juve nell'era Agnelli-Marotta-Paratici, è sempre stato quello di non voler trattenere giocatori contro la propria volontà. Il campo, poi, ha puntualmente dato ragione alla dirigenza bianconera nonostante i ripetuti scetticismi di agosto. In questo caso, invece, il discorso si ribalta: è apparso un autentico atto di forza quello che ha visto la Juve respingere i ripetuti assalti del Chelsea per Alex Sandro, in ultima istanza arrivati anche oltre i 70 milioni, nonostante il desiderio del brasiliano di sposare la causa di Antonio Conte. Poi il mercato in uscita ha preso altre pieghe pesanti, alle partenze di Bonucci e Dani Alves non si poteva sommare anche quella del terzino sinistro. È rimasto quindi Alex Sandro, con l'obiettivo di un Mondiale ancora da conquistarsi e un rinnovo all'orizzonte quale premio per lo status ottenuto sul campo. E una promessa non scritta di cessione al giusto prezzo se si fosse ripresentata l'occasione. La trattativa procede, dunque. Ma nonostante quelle parole di Marotta a Villar Perosa (“Alex Sandro ci ha chiesto di restare”, questo il succo) sembravano poter spazzare tutti i dubbi riguardo un ruolo da scontento, i primi mesi della stagione stanno proponendo un Alex Sandro effettivamente distratto e poco incisivo, a tratti addirittura involuto. Stuzzicato da Allegri in più di un'occasione, tanto da avergli preferito Asamoah nel big match di San Siro con il Milan, il brasiliano è apparso spesso decisivo al contrario in occasione dei tanti gol subiti fin qui dalla Juve. Confermando, in fondo, il mantra della dirigenza bianconera a proposito di chi forse ritiene sia giunto il momento di andare via. Un momento in ogni caso quantomeno rimandato, motivo per cui Alex Sandro al più presto dovrà dimostrarsi nuovamente all'altezza di quanto mostrato negli scorsi due anni: quando Allegri lo riteneva uno dei tre migliori esterni sinistri del mondo. Quello di oggi, invece, deve cambiare marcia perché il tecnico bianconero ha già fatto capire come nessuno possa e debba sentirsi sicuro del posto per diritto acquisito.
SUL MERCATO – Prima il campo, poi eventualmente il mercato con quel Chelsea che ha già fatto capire al suo entourage come sia pronto a ripartire all'attacco in vista della prossima stagione. Troppo presto per riprendere realmente in considerazione l'ipotesi di una cessione tanto importante, ma la Juve come noto continua a guardarsi attorno. Al di là del rientro alla base di Leonardo Spinazzola, è sempre Faouzi Ghoulam a occupare il primo posto nella lista dei papabili eredi di Alex Sandro: a patto che l'algerino non rinnovi con il Napoli, club con il quale una trattativa sarebbe più impossibile che difficile. La famiglia strizza l'occhio alla Juve, Mendes fa il suo gioco, Marotta e Paratici aspettano il momento giusto. E aspettano, soprattutto, che Alex Sandro faccia l'Alex Sandro.
@NicolaBalice