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Adesso basta, la pazienza è finita. L'erroraccio allo scadere che ha condannato la Juve alla sconfitta in Supercoppa Italiana contro l'Inter potrebbe aver messo una pietra tombale sul rapporto tra Alex Sandro e i tifosi bianconeri, già ai minimi termini dopo una prima parte di stagione in cui il brasiliano non ha fatto altro che allungare il suo percorso di inesorabile declino iniziato ormai tre anni fa, dopo un esordio con la maglia della Vecchia Signora che sembrava promettere lunghi periodi di gloria sulla fascia sinistra. La sua condizione è un problema evidente, e sempre più grave per una squadra che non può nemmeno contare su vere alternative. E la ragione va ricercata proprio nella scelta del club di puntare su di lui, di non cederlo quando ne avrebbe avuto la possibilità, ovvero in almeno due occasioni.

Come ricorda Calciomercato.com, dopo la finale di Cardiff Alex Sandro era un giocatore del Chelsea: le partenze di Leonardo Bonucci e Dani Alves hanno però costretto a rivedere i piani e a rifiutare 60 milioni di euro, 10 in più di quelli sul piatto la stagione successiva per un accordo con il PSG, la cui offerta arrivò tuttavia fuori tempo massimo. E allora ecco il rinnovo, un investimento fiducioso sul futuro, con un contratto da 6 milioni netti più bonus fino al 2023. Mai errore costò più caro, alla luce della situazione attuale. Anche perchè - inutile stupirsi - con questo rendimento e questo ingaggio nessun top club ha più bussato alla porta della Juve per lui, che finchè rimane toglie spazio, a bilancio più che in organico, a un vero colpo di mercato. Qualcosa potrebbe cambiare a giugno, quando mancherà solo una stagione al termine dell'attuale accordo. Di certo, così non si può andare avanti.