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Ha giocato nella Juve di Maifredi e in quella di Trapattoni, di ritorno dall'Inter dopo 5 stagioni. Poi la seconda vita da allenatore, partito dalle giovanili del Napoli fino alla prima squadra: da collaboratore tecnico e da vice allenatore. Quindi Imolese, Massese e l'opportunità nel 2008 con la Spal, all'epoca in C2. Di strada ne ha fatta, Angelo Alessio da Capaccio Scalo, provincia di Salerno. E l'ha fatta anche mano nella mano con l'amico di una vita, quell'Antonio Conte che lo vuole al suo fianco nel 2010 al Siena. Tempo un anno ed ecco il ritorno - per entrambi - alla Juventus: vincono tutto, risanando spogliatoio e anima della Signora. Nazionale e Chelsea sono la ciliegina sulla torta. E ora che la collaborazione si è interrotta, Alessio è pronto a volare con le proprie ali.

Mister Alessio, da Londra a...? Ci dica il prossimo viaggio nel mondo del calcio. 
Non ho certamente preferenze: sono aperto a ogni progetto, a patto che mi consenta di potermi misurare in piena autonomia tecnica.

Dunque, mister, si sente pronto all'esperienza da 'solista'?
Certo che sì. Conosco ormai benissimo l'ambiente, so che l'alto livello di competitività nel quale il mondo del calcio si muove. E non consente improvvisazioni. Per cui, pur sapendo che dovrò mettere in campo tutte le mie forze, in termini di esperienza, capacità, lavoro e sacrificio, sono convinto di poter gestire al meglio tutte le difficoltà che dovessi incontrare lungo il percorso.

Una gestione 'allegriana', insomma. A proposito: dopo qualche battuta d'arresto, la mano di Allegri si è rivista subito. Prima ha sistemato l'attacco, poi la difesa...
Ma lui ha trovato subito le giuste soluzioni. Ha a disposizione ottimi giocatori con qualche tecniche e psicologiche, altamente competitive.

Come finisce con l'Atletico?
Passa la Juve.

La Juve, ai suoi tempi, era 'timorosa anche di affrontare il Malmoe'. E' d'accordo con quest'affermazione di Allegri?
Mah, la Juve ha fatto una crescita esponenziale di risultati. L'ha fatto sia in Italia, sia in Europa. E oggi ha la consapevolezza delle proprie forze, di potersi misurare contro qualsiasi avversario. Il percorso è iniziato insieme alla società, a partire dallo stadio...

Non sono state una piccola mancanza di rispetto nei confronti del vostro lavoro?
Non credo si riferisse alla precedente gestione.

Quant'è rimasto del vostro lavoro nella nuova dimensione della Juventus?
Sono passati diversi anni ormai... ma quello che rimane è la voglia di continuare a vincere di questa società.

Da centrocampista a centrocampista: come giudica l'acquisto di Ramsey? L'ha conosciuto anche in Inghilterra.
Ramsey è un centrocampista con buona tecnica e spiccate attitudini offensive. Ha il senso del gol e i tempi d’inserimento in area avversaria. Ha fatto molto bene in Premier e contro di noi.

Conoscendo Conte, può concretizzarsi il suo passaggio all'Inter?
Non glielo so dire...

Dulcis in fundo: quale sarà la sua musa ispiratrice in panchina?
Molto più semplice: ho delle idee, voglio metterle in pratica.