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Demetrio Albertini, presidente del Settore Tecnico della Figc, è intervenuto alla Gazzetta dello Sport: "Sono in treno, torno da Coverciano dove ho presenziato agli esami del master da allenatori. E sul patentino di Andrea Pirlo c’è la mia firma, ne sono lusingato".

TONALI - «Premessa: odio i paragoni. Alla mia prima da titolare a San Siro mi dissero “somigli a Rivera”. Avete presente che cosa vuol dire convivere con paralleli di questo tipo? In tanti associano Tonali a Pirlo, ma Andrea è inarrivabile, è uno dei primi cinque centrocampisti nella storia del calcio italiano. Facciamo così, sgraviamo Sandro da questo peso: a me ricorda Albertini».

SCUDETTO - «È una partita tra Juve e Inter ma è difficile capire adesso: il mercato post Covid è stato atipico. Ed è ancora aperto».

PIRLO - «Può fare bene, ha dalla sua un club molto organizzato e grandi campioni. Come tecnico non può essere giudicato alla prima stagione, però Andrea è abituato alle sfide. E molto spesso le vince».

INTER - «Il finale dell’ultima stagione mi ha colpito: chiudere a un punto dalla Juve, giocare la finale di Europa League e passare attraverso tutto quello che è successo tra Conte e il club mi ha lasciato perplesso».