LE PAROLE - "Ho cantato perché so di saper cantare ma onestamente era talmente tanto l'entusiasmo e il casino che non capivo nulla. Ma la voglia di cantare e di non ascoltare era tanta perché ne valeva la pena. Era un'esperienza da fare che mi mancava. Se ho steccato? Sì, lo ammetto, lo dico io per primo anche perché se n'è andata un po' la voce e - quando non senti - la voce se ne va per affari suoi. L'entusiasmo è una cosa pazzesca, ti rimane impresso nella memoria. Cantare in uno stadio tra i tifosi? Se è un concerto i tuoi fan vengono per vedere te, allo stadio vengono per vedere due partite e c'è una parte contro l'altra, cosa inevitabile. Se rifarei questa esperienza? Senza dubbio sì, però so che è ardua. Che cosa si prova a fare le cose impossibili mi piace provarlo sulla mia pelle. Ormai ho capito che c'è una parte dell'Italia che stravede per me e un'altra che non mi sopporta, ma questo è successo anche a Cristo figuriamoci a un povero cristiano come me".
Al Bano: 'Ho steccato, non capivo più nulla. Una parte d'Italia non mi sopporta, come è successo a Cristo'
Sommerso di fischi dopo l'esibizione prima della finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta, Al Bano è intervenuto ai microfoni di LaPresse nel tentativo di rispondere alle critiche che gli sono state rivolte, soprattutto dai tifosi presenti allo Stadio Olimpico.
LE PAROLE - "Ho cantato perché so di saper cantare ma onestamente era talmente tanto l'entusiasmo e il casino che non capivo nulla. Ma la voglia di cantare e di non ascoltare era tanta perché ne valeva la pena. Era un'esperienza da fare che mi mancava. Se ho steccato? Sì, lo ammetto, lo dico io per primo anche perché se n'è andata un po' la voce e - quando non senti - la voce se ne va per affari suoi. L'entusiasmo è una cosa pazzesca, ti rimane impresso nella memoria. Cantare in uno stadio tra i tifosi? Se è un concerto i tuoi fan vengono per vedere te, allo stadio vengono per vedere due partite e c'è una parte contro l'altra, cosa inevitabile. Se rifarei questa esperienza? Senza dubbio sì, però so che è ardua. Che cosa si prova a fare le cose impossibili mi piace provarlo sulla mia pelle. Ormai ho capito che c'è una parte dell'Italia che stravede per me e un'altra che non mi sopporta, ma questo è successo anche a Cristo figuriamoci a un povero cristiano come me".
LE PAROLE - "Ho cantato perché so di saper cantare ma onestamente era talmente tanto l'entusiasmo e il casino che non capivo nulla. Ma la voglia di cantare e di non ascoltare era tanta perché ne valeva la pena. Era un'esperienza da fare che mi mancava. Se ho steccato? Sì, lo ammetto, lo dico io per primo anche perché se n'è andata un po' la voce e - quando non senti - la voce se ne va per affari suoi. L'entusiasmo è una cosa pazzesca, ti rimane impresso nella memoria. Cantare in uno stadio tra i tifosi? Se è un concerto i tuoi fan vengono per vedere te, allo stadio vengono per vedere due partite e c'è una parte contro l'altra, cosa inevitabile. Se rifarei questa esperienza? Senza dubbio sì, però so che è ardua. Che cosa si prova a fare le cose impossibili mi piace provarlo sulla mia pelle. Ormai ho capito che c'è una parte dell'Italia che stravede per me e un'altra che non mi sopporta, ma questo è successo anche a Cristo figuriamoci a un povero cristiano come me".
