SULLA JUVE - "È una delle candidate alla vittoria finale. E con Ronaldo di più. Noi giocheremo come sempre, l’idea è quella di affrontare questa partita come quella col Madrid: nessuno avrebbe scommesso due pesos su di noi, e siamo nei quarti. Giochiamo in maniera diversa dall’Atletico: il 2-0 dell’andata ha messo la squadra di Simeone sulla difensiva e con la Juventus è pericoloso".
SU DE LIGT - "Sorprende per la maturità e la gioventù: è un ragazzino ma sembra uno di 26-27 anni per l’esperienza che ha già accumulato. Ha appena iniziato ma è già il nostro capitano e ha tutta un carriera davanti a se. Che il suo nome sia accostato a tanti grandi club dice tutto. Ha personalità, se deve gridare lo fa, si sente un leader e porta la fascia senza problemi, non è scontato alla sua età. In campo è un tipo che pensa, freddo, forte fisicamente, ma anche veloce e con grande tempismo".
SU DYBALA - "È un grandissimo giocatore che può dare tanto alla nazionale e alla Juve con quel suo modo di giocare da mancino sulla destra. In Italia è cresciuto tanto. Il fatto che non sia titolare fisso nella Juve da l’idea del livello della squadra: Paulo è fortissimo, la concorrenza bestiale. Se può giocare con Messi? Si, però è anche vero che i due sono molto simili: sono mancini e abituati a rientrare da destra verso il centro, rischiano effettivamente di pestarsi un po’ i piedi. Però con tanto allenamento sono sicuro che possano giocare insieme".