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Ieri è stato il giorno della presentazione di Andrea Pirlo come nuovo allenatore della Juventus Under 23. Volti distesi e fiduciosi, in casa Juve sono sicuri che "il Maestro" sia l'allenatore giusto per far crescere i giovani in casa propria. In particolare lo è Agnelli, che ieri era felice come quando si rincontra un vecchio amico. Del resto è stato lui a scegliere Pirlo per il dopo Pecchia. Prima dell'inizio della presentazione, però, giusto dedicare due minuti allo scudetto vinto dalla prima squadra. Il presidente ringrazia tutti. Ma proprio tutti. Tranne una persona: Maurizio Sarri. Mica una dimenticanza da poco.

L'ASSENZA DI UN ANNO FA - Difficile però che si sia scordato di ringraziare l'allenatore, viene più naturale invece pensare che omettere Sarri nei ringraziamenti sia stata una mossa voluta. Segno che tra i due, nonostante il tricolore portato a casa dall'ex allenatore del Napoli, non ci sia mai stato grande feeling. La scintilla tra Agnelli e Sarri non è mai scoccata e l'episodio di ieri è stato solo l'ultimo indizio. Il primo? La distanza di Andrea Agnelli il giorno della presentazione di Sarri un anno fa. Per l'occasione c'erano tre sedie sulla classica pedana: al centro l'allenatore, alla sua destra Fabio Paratici e dall'altra parte il direttore della comunicazione Claudio Albanese. Agnelli era seduto in prima fila, ma non vicino a lui.

TRATTAMENTI DIVERSI - 'Un'abitudine' potrà pensare qualcuno. Macché, ieri il presidente era fianco a fianco con Pirlo. Trattamenti diversi, opposti: e non regge la giustificazione che Andrea è stato un suo giocatore. Ieri è diventato il nuovo allenatore dell'Under 23, che, per quanto sia importante la Juve, per il momento è ancora una squadra di Serie C. Discorso diverso quello di Maurizio Sarri, arrivato per guidare la Juventus "vera", quella di Cristiano Ronaldo e Dybala. Quella del nono scudetto consecutivo. Ma nonostante questo Agnelli si è avvicinato all'allenatore soltanto al momento delle foto di rito (insieme a Nedved e Paratici). Non proprio dettagli da sottovalutare. E chissà cosa avrebbe fatto il presidente se al posto di Sarri ci fosse stato Max Allegri. Probabilmente, avrebbe avuto lo stesso trattamento di Pirlo. L'allenatore che ha avuto la "fortuna" di sedersi vicino Agnelli il giorno della presentazione. Ma non ditelo a Sarri.