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La Juve vince così Pirlo e Agnelli possono sorridere. Un bel sospiro di sollievo che si fa gioia in un momento complesso, in quella che sarebbe potuta diventare la peggior settimana del Maestro sulla panchina bianconera. Ma a che punto è la Juventus? Intanto vincere può farle solo bene, soprattutto per ritrovare la fame solita, quella che a Torino c'è da sempre e non si può perdere. E il messaggio l'ha mandato anche Andrea Agnelli, molto chiaro: "Sono dieci anni di fila che vinciamo un trofeo... pas mal, ma il più bello sarà sempre il prossimo". La Juve riparte, in corsa per tutto, dal campionato alla Champions. E non vuole fermarsi. 
 
Questa Juve non è perfetta, sbaglia ancora troppo e lascia punti per strada, troppi per chi vuole vincere, specialmente con le piccole. Ora la strada è chiara: la Juventus non può più sbagliare, ma ha grande fiducia. In particolare Pirlo, lui rispetto ad altri allenatori senza paracadute gode di massima stima e di qualche bonus in più. Come scrive il Corriere dello Sport: lo ha voluto Andrea Agnelli, irritato per l’anno con Maurizio Sarri, per i rapporti slabbrati allenatore/squadra, allenatore/società. O parte di società. Certo, Sarri era stato approvato, ma la sua scelta gli era stata sottoposta. Nel caso di Pirlo, invece, è stato proprio lui a puntare sull’amico. Proprio come aveva fatto con Pavel Nedved come dirigente. Pirlo è legato ad Andrea. Perciò, si legge, "a meno di un tracollo senza precedenti (fuori dalla Champions coppa e dalla Champions piazzamento, squadra allo sbando), e forse anche con questo, il debuttante assoluto potrà contare su un altro anno". E quindi può lavorare con tranquillità, fiducia. La rincorsa è partita.